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Il recupero miracoloso di Debeaumarché: “Avevo il 90% di possibilità di restare paralizzato”

Il ciclista Nicolas Debeaumarché può tornare alle gare professionistiche dopo la tremenda caduta della scorsa estate. Aveva anche il 90% di possibilità di restare paralizzato.
A cura di Marco Beltrami
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Nicolas Debeaumarché ha rischiato non solo di non tornare più in sella alla sua bicicletta, ma anche di restare paralizzato e di perdere addirittura la vita. Il ciclista francese del team Cofidis, è stato protagonista di una tremenda caduta sei mesi fa, che gli sarebbe potuta costare ancora più cara. Un botto contro un muro di cemento, con i medici che gli diedero appena il 10% di possibilità di uscirne senza conseguenze. Quasi un miracolato questo ragazzo che ora ha ripreso la normale attività, e tra poco parteciperà ad una gara professionistica.

Era la terza tappa del Giro di Polonia quando l'atleta fece temere addirittura per la sua vita, quando dopo una fuga colpì ad alta velocità un muro di pietra, restando immobile poi sulla strada. Subito si capì che l'infortunio era stato grave per il classe 1998 immediatamente trasportato in ospedale. In un video registrato per il suo team, Debeaumarché ha raccontato: "La probabilità che sarei morto era del 50%. Ho avuto la sfortuna di sbattere contro un muro di cemento ad alta velocità. Ho capito subito che era una cosa seria. Sono stato ricoverato in Polonia, dopodiché abbiamo deciso rapidamente".

Le prospettive erano terribili per questo ciclista, con i medici che furono molto chiari: "La probabilità di una paralisi permanente era pari al 90% e c'era persino il 50% di possibilità che morissi. Quando mi è stato detto che ero nel 10%, ho considerato tutto come se fosse un segno". Con coraggio il transalpino ha intrapreso le cure e la durissima riabilitazione: "Quello è stato davvero cruciale. Il recupero ha richiesto molto tempo. In quel periodo ho perso anche molto peso e massa muscolare. È un processo lungo, ma il team mi sta davvero dando il tempo di riprendermi completamente. Il supporto dello staff e dei miei compagni di squadra è incredibilmente importante".

E ora dopo allenamenti all'aperto e aver superato percorsi da 100 chilometri, si può tornare alle gare. Una situazione impensabile pochi mesi fa: "Il fatto di poter di nuovo andare in bicicletta all'aperto è fantastico. Mi piace guardare le gare ciclistiche, ma mi piace ancora di più parteciparvi".

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