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Il particolare riscaldamento di Pogacar che sta facendo discutere: niente rulli ma fasce di resistenza

Perché Tadej Pogacar si prepara senza correre sui rulli come tutti gli altri ciclisti ma preferisce un riscaldamento mai visto prima? Il video con le fasce di resistenza ha aperto la discussione sulla reale efficacia della scelta del campione sloveno, anche a fronte dei deludenti attuali risultati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tadej Pogacar ha gli occhi del mondo del ciclismo su di sé in questi giorni, grazie alla sua partecipazione all'UAE Tour 2025 che apre le porte alla nuova stagione del campione sloveno. Che deve ancora delineare il resto degli appuntamenti in cui dovrà decidere a quali gare non partecipare (tra cui il Giro d'Italia). Intanto, ciò che sta facendo discutere moltissimo è il tipo di riscaldamento che ha adottato e che ha lasciato alcune perplessità sulla sua efficacia, visto che nelle prime tappe della corsa, tra cui una cronometro, non è apparso decisamente brillante. Invece della pedalata sui tradizionali rulli, oramai consueta pratica di tutti i ciclisti poco prima della partenza, Pogacar si è dedicato ad altri movimenti, utilizzando speciali elastici, le cosiddette fasce di resistenza.

Pogacar deludente all'UAE Tour 2025: due tappe (in salita e a crono) e zero vittorie

All'UAE Tour 2025 la notizia è che dopo due tappe Tadej Pogacar non ha ancora vinto. E sono state due frazioni particolarmente interessanti per le caratteristiche del campione sloveno: la prima ha visto un traguardo in volata in salita, la seconda era una cronometro. Dopo la prima tappa, alla delusione si è aggiunta una ammissione di colpa: ha sbagliato completamente i tempi della volata in salita, lanciandosi troppo presto e rimanendo subito troppo al vento). Nella seconda, Tadej Pogacar non ha saputo cancellare con il consueto colpo da campione i dubbi sulla sua attuale preparazione fisica, senza vincere nemmeno la cronometro dove, lungo i 12 km, il campione della Uae Emirates è arrivato solamente terzo: successo del britannico Joshua Tarling, che si è preso anche la maglia della classifica generale.

Il pre-gara di Pogacar, le fasce di resistenza preferite ai rulli: la paura degli infortuni

A destare un filo di scalpore e tante discussioni è stato però il pre-gara di Pogacar, immortalato in un filmato divenuto subito virale sul web. Mostra il campione sloveno mentre si riscalda in modo sorprendente, perché non si tratta semplicemente di pedalare sui rulli come tutti i ciclisti fanno poco prima della partenza. Lo sloveno si riscalda facendo molti esercizi diversi "a corpo libero": su un tappetino, allungando diverse parti del corpo e utilizzando particolari elastici, le fasce di resistenza. Si tratta di una specie di forza contraria che permette di mettere in tensione i muscoli, riscaldandoli, ma soprattutto potenziandoli riducendo ancor più il rischio di eventuali infortuni. Una pratica innovativa e particolare, il cui effetto però -visti i risultati – ha lasciato un po' tutti sorpresi.

Pogacar commenta la delusione nella cronometro: "E' stato il primo vero sforzo dell'anno"

Pogacar ha commentato serenamente la sconfitta nella cronometro della seconda tappa, ammettendo di essere ancora nella fase di crescita e alla ricerca della condizione: "Questo è stato il primo vero sforzo dell'anno. Ho dato il massimo in una cronometro veloce. Sono soddisfatto del risultato perché sapevo già che sarebbe stato difficile su questo percorso (il vincitore, Tarling, ha stabilito il nuovo record di velocità media, ndr). Non vedo l'ora che arrivi la tappa di domani, che si concluderà sulla salita di Jebel Jais. Quella tappa si conclude quasi sempre con uno sprint tra gli scalatori: non vedo l'ora, perché è qualcosa che mi si addice molto."

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