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Giro d'Italia 2024

Il maltempo ha vinto, il Giro non scalerà il Gran San Bernardo: ci sarà una nuova Cima Coppi

Il Colle del Gran San Bernardo non si scalerà più al Giro d’Italia: condizioni meteo proibitive, strade ancora non percorribili e pericolo slavine. Il bollettino non ha lasciato alternative all’organizzazione, che aveva smentito la notizia. Per arrivare a Crans Montana, sul versante svizzero si passerà sotto il tunnel, come nel 2006.
A cura di Alessio Pediglieri
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Al Giro d'Italia 2023 non c'è mai pace: tra ritiri, polemiche, Covid e maltempo non è trascorso un giorno di tranquillità per la carovana rosa. Mentre si corre la 10a tappa verso Viareggio è stata confermata l'indiscrezione che era arrivata qualche giorno fa, attorno alla percorribilità del Gran San Bernardo: non si scaleranno i 2.469 metri che rappresentavano la Cima Coppi di questa edizione. Colpa della neve, che ha fatto ridisegnare la tappa, anche se l'organizzazione rosa ha cercato di evitarlo fino alla fine.

Dunque, dopo la maglia rosa di Evenepoel l'edizione 2023 perde anche la sua Cima Coppi ufficiale. Il Gran San Bernardo e lo scollinamento in terra svizzera era considerato sul tracciato dell'edizione 106, il momento più alto di questo Giro. In ogni senso perché rappresentava la punta massima e, dunque, la Cima Coppi, attributo che da sempre si consegna nelle mani della vetta con la maggior quota in assoluto. La tredicesima tappa, del 19 maggio, in piena bagarre da montagna per decidere le classifiche generali, è stata rivista e corretta, dopo il veto arrivato dalla Svizzera.

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Già nei giorni corsi era nata la polemica sulla gestione della salita che caratterizzava la tappa: tantissima neve, strade ancora chiuse e circolazione limitata con l'impossibilità di far transitare la carovana rosa. Anche perché da parte del governo svizzero non c'è mai stata l'intenzione di anticipare le pulizie e il riordino di quelle strade su cui si provvede da sempre a fine maggio. Così, la prima indiscrezione che il Giro avrebbe perso la sua Cima Coppi è stata poi confermata, malgrado le smentite di rito arrivate in seno all'organizzazione. "La situazione si è sviluppata in modo sfavorevole", ha comunicato il responsabile del Servizio mobilità del Cantone del Vallese, Vincent Pellissier. "Viste le eccezionali precipitazioni nevose e alla luce del rischio slavine", non ci sarà lo scollinamento anche se sul versante italiano si stava provvedendo a marce forzate nel ripulire le strade.

La 13a tappa, che si accorcerà di 7 km, resta comunque un appuntamento da seguire dal primo all'ultimo chilometro, ma si passerà attraverso il tunnel del Gran San Bernardo, non certo un inedito per il Giro, che già lo ha attraversato nel 2006. Ridisegnato il percorso della frazione, adesso c'è un'altra Cima Coppi da scalare e che è diventata ufficialmente la nuova vetta più alta in assoluto: il rifugio Auronzo che con i suoi 2.304 metri, nel corso del tappone dolomitico Longarone-Tre Cime di Lavaredo, sarà il punto massimo. Si scalerà più avanti, il 26 maggio.

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