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Tour de France 2024

Il lavoro più strano del Tour de France, gli “effaceurs”: ripuliscono le strade dai disegni osceni

La coppia di incaricati viaggia a bordo di un minivan commerciale e ha indicazioni precise: dalle strade del Tour de France va in qualche modo camuffato e reso irriconoscibile, rimosso nei casi più estremi, tutto ciò che è indecente.
A cura di Maurizio De Santis
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I due "ripulitori" che cancellano i disegni osceni dalle strade del Tour de France.
I due "ripulitori" che cancellano i disegni osceni dalle strade del Tour de France.
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Li chiamano les effaceurs: letteralmente, uomini che cancellano. Al Tour de France hanno un compito particolare, ripulire le strade dai graffiti osceni disegnati apposta sulla carreggiata da qualche burlone. E quando non ci riescono, perché le operazioni sono più lunghe del previsto ed è impossibile controllare porzioni di territorio così vaste, escogitano un altro trucco per rimediare: li trasformano in qualcos'altro… farfalle, orsacchiotti.

Armati di rulli e vernice bianca Patrick Dancoisne (che nella vita di tutti i giorni si destreggia tra il lavoro nelle pompe funebri e in un bar) e Joel Gautriand fanno ciò per cui sono pagati: censurare quel che non si può vedere, far sì che sull'asfalto compaia nulla di offensivo, che sia una bozzetto oppure una frase di protesta. Niente di sconveniente deve essere mostrato al pubblico da casa che segue attraverso la tv l'evoluzione delle tappe. Che sia scritto sui muri oppure per terra, tutto va in qualche modo camuffato e reso irriconoscibile, rimosso nei casi più estremi.

Les effaceurs, così chiamano la coppia di spazzini della strada che ha un compito particolare.
Les effaceurs, così chiamano la coppia di spazzini della strada che ha un compito particolare.

La coppia di pulitori viaggia a bordo di un minivan commerciale, sanno di avere di fronte un tragitto di oltre 3 mila chilometri per assicurarsi che tutto sia a posto. Hanno una cartina che li aiuta a orientarsi. Non hanno avuto bisogno di molte spiegazioni, una frase pronunciata da uno dei funzionari della Grand Boucle è stata moto esplicita ma altrettanto chiara: "Ragazzi, vedrete un sacco di ca..i", scrive Jean-Baptiste Mouttet sulla rivista Rouler, raccontando come si svolge la giornata dei due incaricati.

Appena si accorgono che c'è qualcosa d'anomalo e di sconveniente fermano il veicolo, aprono il portellone, impugnano rulli e barattoli di pittura e si mettono all'opera. Ormai hanno acquisito abbastanza dimestichezza da svolgere quel lavoro in tempo utile, prima che il gruppo di ciclisti passi lungo il percorso e finisca tutto in mondovisione, compresi quegli scarabocchi.

Il tandem di pulitori in viaggio per oltre 3 mila e 400 chilometri a bordo di minibus.
Il tandem di pulitori in viaggio per oltre 3 mila e 400 chilometri a bordo di minibus.

"A volte ogni cento metri incrociamo genitali maschili tracciati per terra", dice uno de les effaceurs (come si evince anche da un video della tv olandese NOS). In quei casi si fa una sola cosa: intervenire in maniera tempestiva e alla meglio per rendere tutto irriconoscibile. Si spiega anche così il motivo per cui spesso scelgono colori e tratti particolari al punto da presentare immagini surreali. Quei disegni indecenti costituiscono la maggioranza delle cose da cancellare ma capita anche d'imbattersi anche in frasi di protesta contro la classe politica oppure altri messaggi di contestazione oppure a sostegno dei rifugiati.

Quelle immagini scabrose sono il male minore rispetto ad altri scherzi molto più pericolosi che nei giorni scorsi hanno fatto sbottare molti corridori. C'è stato (anche) chi ha lanciato chiodi e puntine sulla carreggiata per forare le ruote dei concorrenti e sabotare lo svolgimento delle tappe del Tour.

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