Il doping spaventa il ciclocross, l’avviso scatena il panico: “Non mangiate o bevete in quel posto!”
Ancora l'ombra del doping incombe sul ciclismo, in particolare nel ciclocross dove in questi giorni si stanno svolgendo gli appuntamenti di Coppa del Mondo 2023. Dove domenica 3 dicembre si è consumata la tappa in calendario in Francia, a Flamanville nella Bassa Normandia. Un appuntamento abituale ma che ha suscitato anche non poca apprensione nel momento in cui si è diffuso l'avviso di evitare di bere o mangiare determinati cibi e bevande dopo la positività riscontrata ad altri atleti nella passata stagione proprio a Flamanville.
La Coppa del Mondo 2023-2024 di Ciclocross in pieno svolgimento ha visto affrontare le asperità delle sterrate di Flamanville caratterizzata da una vigilia a dir poco movimentata per l'insorgere di una sempre più palpabile paura in seno al gruppo dei partecipanti. Tutto perché nelle edizioni precedenti, si sono verificati due episodi che hanno visto coinvolti due ciclisti, fermati per doping dopo un controllo. Due belgi, Toon Aerts e Shari Bossuyt hanno subito in tempi diversi e in specialità differenti la stessa sorte: nel ciclocross per Aerts nel 2022, in strada per Bossuyt lo scorso marzo, entrambi sospesi per la presenza di metaboliti del Letrozolo nelle analisi.
Di fronte all'esito che li condannava i due atleti hanno però adottato la stessa linea difensiva asserendo di non avere idea di come le sostanze vietate fossero nel loro corpo, asserendo che si trattasse di un evidente caso di contaminazione alimentare, avvenuta durante il soggiorno pre-gara proprio a Flamanville. Una situazione particolare che ha spinto l'organizzazione a diramare un avviso a tutti i ciclisti che ha alzato il livello di guardia, allertano tutti alla massima attenzione per non incappare negli stessi problemi. "Abbiamo formulato una ipotesi di questo genere perché i casi di Toon e Shari sono avvenuti in momenti e situazioni differenti ma restano troppo somiglianti fra loro perché la cosa non venga presa in considerazione. Per questo motivo abbiamo deciso di avvisare i corridori di stare attenti a prodotti come yogurt e latte e abbiamo consigliato di portarsi da casa il cibo".
Così, è stato diffuso un avviso rivolto a coloro che parteciperanno alle gare di Flamanville, scatenando non poca apprensione tra i ciclisti: "Non consumate latte o prodotti derivati prodotti in zona, per quanto possibile". Ufficialmente non è mai stata confermata da alcuna analisi di laboratorio questa ipotesi, ma la scelta di prevenire ulteriori casi e la paura di incappare in squalifiche per doping ha fatto alla fine tutto il resto.