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Il capolavoro di Alberto Bettiol alla conquista della Milano-Torino: vince da solo contro tutti

Alberto Bettiol ha riportato l’Italia del ciclismo alla vittoria alla Milano-Torino, la più antica di tutte le corse con i suoi 105 anni di storia. Successo arrivato dopo una straordinaria fuga di 30 chilometri e resistendo al ritorno di 15 avversari: “L’idea era solo di mettere chilometri nelle gambe in vista della Milano-Sanremo”. Dove arriverà da capitano della EF Education – Easypost e sulle ali dell’entusiasmo sperando in una nuova impresa.
A cura di Alessio Pediglieri
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La corsa più antica dell'intero calendario del ciclismo internazionale, la Milano-Torino, è tornata a parlare finalmente italiano. Una "lingua" che mancava da lunghi nove anni e che è riapparsa grazie all'impresa solitaria di Alberto Bettiol che ha deciso a 30 chilometri dal traguardo di salutare la compagnia e involarsi da solo al successo. Inutili i tentativi di riacciuffarlo da parte della UAE Emirates e della BORA – hansgrohe: "Incredibile, l'obiettivo era di mettere solo chilometri in vista della Milano-Sanremo".

L'iconica classica di inizio Primavera nominata da Bettiol resta il vero principale obiettivo del ciclista della EF Education – EasyPost che avrà proprio nel 30enne di Poggibonsi il proprio capitano. Ma in attesa di capire cosa succederà sabato, per Bettiol la metà settimana si tinge già con i colori del successo, dominando la Milano- Torino, altro appuntamento iconico di un giorno, la corsa più antica del palinsesto ciclistico internazionale con i suoi 105 anni di storia sulle spalle.

L'edizione 2024 riconsegna il trofeo al ciclismo italiano, grazie a Bettiol e alla sua voglia di stupire. Quasi per caso: "Questa è una delle gare più iconiche si sempre. Sono quindi molto orgoglioso di aver vinto e ancor di più perché è nel mio paese. E’ davvero una bella vittoria". Ha raccontato a ruote ancora calde subito dopo la premiazione. "Ho iniziato a scattare così in anticipo perché mi sentivo bene. Volevo solo mettere alla prova le mie gambe anche dopo quanto visto nella Tirreno-Adriatico e prima della Milano-San Remo. Sinceramente non mi aspettavo di farcela. È stata molto dura e non avevo programmato di soffrire così tanto oggi".

Una sofferenza iniziata al chilometro numero 30 quando il leader della EF Education – Easypost ha deciso per la splendida azione solitaria che lo ha portato in trionfo a Salassa, resistendo al prepotente ritorno dei primi inseguitori, con la UAE in testa, per una misera manciata di secondi. Beffata soprattutto la UAE Team Emirates che si è dovuta accontentare di completare il podio con Jan Christen e Marc Hirschi, e Diego Ulissi – vincitore nel 2013 – subito dietro al quarto posto.

Nulla da fare per tutti di fronte all'assolo di trenta chilometri iniziato sulla salita di Prascorsano, approfittando anche del forcing della UAE che aveva frantumato il gruppo. Bettiol è scattato, lasciando tutti sui pedali cumulando anche un vantaggio massimo di 40 secondi sul gruppetto di 15 uomini, che hanno provato di tutto a rientrare. Ma il vincitore del Giro dell Fiandre 2019 ha resistito da solo e ha concluso con un vantaggio di 7 secondi, beffando tutti. Prendendosi la vittoria e un posto da favorito anche per la imminente Milano-Sanremo.

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