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Il camionista che uccise Rebellin in gravissime condizioni per un ictus: oggi inizia il processo

Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che investì e uccise Davide Rebellin, è stato colpito da ictus e si trova ricoverato in gravissime condizioni nell’ospedale di Treviso. Proprio oggi inizia il processo che lo vede imputato con l’accusa di omicidio stradale.
A cura di Paolo Fiorenza
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Per una coincidenza del destino, proprio alla vigilia della prima udienza del processo che lo avrebbe visto imputato per la morte di Davide Rebellin, con l'accusa di omicidio stradale con l'aggravante della fuga, il suo investitore – il camionista tedesco Wolfgang Rieke – è stato colpito da ictus e si trova ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Di conseguenza, i legali dell'uomo – che si trovava agli arresti domiciliari in un appartamento di conoscenti in in provincia di Treviso – hanno presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento, che verrà esaminata questo pomeriggio dal tribunale di Vicenza.

Oggi la prima udienza del processo per la morte di Rebellin

Lo scorso 11 marzo il medesimo tribunale aveva respinto la seconda richiesta di patteggiamento avanzata dagli avvocati di Rieke, uguale a quella già formulata una prima volta dinanzi al Giudice dell'udienza preliminare. Si è dunque andati a processo, con la fissazione per oggi della prima udienza dibattimentale, nella quale era previsto l'esame delle perizie sul luogo dell'incidente e sul veicolo che aveva investito e ucciso Rebellin a 51 anni il 30 novembre del 2022. La moglie, la madre e i tre fratelli di Rebellin sono stati peraltro già risarciti dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante guidato dal tedesco.

Respinta due volta la richiesta di patteggiamento del camionista

Rieke, dopo essere scappato in Germania, era stato poi estradato in Italia nell'agosto del 2023: da allora prima era stato rinchiuso nel carcere di Vicenza e poi era finito ai domiciliari. Il doppio diniego opposto alle due richieste di patteggiamento era stata accolta con soddisfazione dai familiari del ciclista: "Ci riteniamo soddisfatti vedere che i giudici abbiano deciso di andare avanti e di mandare a processo Rieke. Rinnoviamo tutti i nostri ringraziamenti per il grande lavoro svolto dalla giustizia italiana per Davide, sia alla Procura sia al Tribunale", aveva detto il fratello di Davide, Carlo. Un processo che in questo momento passa in secondo piano, visto che l'uomo sta lottando tra la vita e la morte.

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