video suggerito
video suggerito

Il camionista che ha ucciso Rebellin, in carcere a Vicenza, insiste e si discolpa: “Non l’ho visto”

Wolfang Rieke, il 62enne camionista che nel novembre 2022 travolse Davide Rebellin con il suo camion è stato interrogato dal Tribunale di Vicenza. E ha ribadito la propria linea difensiva, malgrado telecamere e ricostruzioni raccontino un’altra realtà: fatta di accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.
A cura di Alessio Pediglieri
60 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo l'estradizione in Italia, richiesta e ottenuta, per Wolfang Rieke, il camionista tedesco che il 30 novembre 2022 con il suo autoarticolato travolse e uccise Davide Rebellin, è stato ascoltato per oltre due ore dal gip di Vicenza. E ha continuato a sostenere la sua tesi difensiva, malgrado le prove circostanziali e i filmati delle telecamere attestino tutt'altra verità.

"Mi scuso con la famiglia e per il dolore recato" avrebbe continuato a ripetere al gip veneto durante l'interrogatorio processuale avvenuto lunedì 28 agosto, "ma non l'ho visto". Parole che pesano come macigni di fronte a quanto è realmente accaduto nel novembre 2022 quando Davide Rebellin perse la vita mentre si allenava sulle strade di casa a causa di una manovra scellerata di Rieke. Che poi fuggì e non soccorse il ciclista rimasto a terra. Non solo: le telecamere hanno documentato tutta la scena, sia nel momento dell'impatto, sia – soprattutto – nei momenti successivi.

Immagini che inchiodano Rieke davanti alla propria responsabilità di aver causato la morte di Rebellin: il camionista – prima di darsi alla macchia – aveva fatto manovra colpendo Rebellin, poi era sceso, andando a vedere cosa fosse accaduto. Quindi si era fermato a parlare con alcuni presenti nel vicino parcheggio. Infine, aveva provato a togliere le tracce dell'impatto, prima di risalire sul mezzo e ritornare in Germania, nel tentativo di scomparire. Missione fallita e che a distanza di quasi un anno oggi vede Rieke detenuto nel carcere di Vicenza con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Uno dei tanti attestati di affetto per Davide Rebellin, durante i funerali svolti a Lonigo il 23 dicembre 2022
Uno dei tanti attestati di affetto per Davide Rebellin, durante i funerali svolti a Lonigo il 23 dicembre 2022

Eppure il camionista si starebbe ostinando a ribadire di non essersi accorto di Rebellin, anche di fronte alle domande del gip che, grazie ad un mandato di arresto europeo, ha avuto la possibilità di avere di persona Rieke, estradato dalla Germania e oggi agli arresti a Vicenza. Il 62enne autotrasportatore avrebbe anche avanzato una richiesta al tribunale veneto, per gli eventuali arresti domiciliari, domanda che verrà valutata ma probabilmente respinta: Rieke risulta essere recidivo nel nostro Paese avendo omesso di soccorrere nel 2001 i coinvolti in un incidente e dopo il ritiro della patente nel 2004 per ubriachezza.

60 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views