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Il Belgio sognava il trionfo in casa, poi è arrivato Ganna: “Scusate, volevo solo vincere”

Filippo Ganna si è confermato campione del mondo nella prova a cronometro ai Mondiali di ciclismo apertisi oggi a Bruges. Una gioia immensa per il classe 1996 di Verbania che ha regalato un dispiacere al pubblico di casa, con i due portacolori belga Vout Van Aert e Remco Evenepoel arrivati rispettivamente secondo e terzo.
A cura di Marco Beltrami
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Filippo Ganna ha fatto piangere il Belgio. Il classe 1996 di Verbania si è confermato campione del mondo di ciclismo nella prova a cronometro, bis del trionfo iridato della scorsa stagione in quel di Imola. L'azzurro ha fatto registrare dunque il miglior tempo, precedendo sul traguardo di Bruges, i due padroni di casa Vout Van Aert e Remco Evenepoel, che sognavano di regalare una gioia al proprio Paese.

Non ce n'è per nessuno. Filippo Ganna si è confermato una scheggia chiudendo con il miglior tempo la prova cronometro individuale maschile ai Mondiali di ciclismo che si sono aperti oggi in Belgio. Superlativa ancora una volta la prova nostro portacolori che ha ricevuto anche i complimenti del presidente del Consiglio Mario Draghi che su Twitter ha esaltato "l'uomo più veloce al mondo", sottolineando anche il lavoro della Federciclismo. Orgoglio italiano Ganna, che è stato bravo anche a non accusare la pressione del pubblico di casa che tifava per i propri portacolori Vout Van Aert, secondo a 5″37 e Remco Evenepoel, terzo a 43″34.

Nella sua intervista post-gara il sempre positivo e correttissimo Ganna si è quasi scusato per aver regalato un dispiacere al Belgio con queste parole. Esemplare dunque in strada e fuori, il campione del ciclismo azzurro: "Vincere nel proprio Paese è speciale. Ma scusate, stamattina mi sono svegliato con il sogno di vincere, e ho iniziato forte per questo. Mantenere la maglia iridata è fantastico. Grazie ragazzi per avermi motivato a migliorarmi sempre. Sono molto felice. Ho avuto buone sensazioni, difendere questa maglia è importante, e mi darà l'opportunità di correre la crono del prossimo anno nelle migliori condizioni, da campione del mondo in carica".

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