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Tour de France 2024

Groenewegen si presenta al Tour con un “becco” sul naso: è lo stratagemma per vincere gli sprint

Il velocista della Jayco AlUla, Dylan Groenewegen si è presentato al via della terza tappa Piacenza-Torino del Tour de France con uno speciale occhialino, “fatto su commissione”: ha un becco nero da corvo, per sfruttare al meglio l’aerodinamica. “Oggi è il primo sprint, vale tutto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla vigilia della terza tappa del Tour de France, che parte da Piacenza e arriva a Torino, ha tenuto banco un ciclista in particolare, l'olandese Dylan Groenewegen. Non certo un nome da prima pagina, intendiamoci, ma pur sempre un gran esperto di volate e che alla Grande Boucle ha già trovato diversi successi. Proprio in vista del primo sprint di questa edizione, si è presentato alla partenza con un paio di occhialini particolari, completi di un "coprinaso", mai visto prima che ha scatenato curiosità e ironie anche all'interno del gruppo ciclisti.

I caschi da cronometro speciali di Visma | Lease a Bike avevano sorpreso tutti quando Vingegaard e compagni li avevano indossati per la prima volta, con tanto di polemica sul fronte UCI che aveva messo mano al regolamento per capire se tutto fosse secondo le norme per la sicurezza. Scelte aerodinamiche, studiate in galleria del vento per strappare quei decimi di secondo agli avversari, fondamentali in gare a cronometro, oppure per prendersi la scia  migliore negli arrivi in volata. Ed è così che nasce l'idea della Jayco AlUla per il suo sprinter di punta.

Gli occhiali a "becco" di Groenewegen: a cosa servono

Gli occhiali sembrano essere dei semplici occhiali da ciclismo utilizzati dalla maggior parte dei corridori, ma quelli di Groenewegen sono dotati di uno speciale stratagemma, studiato proprio per permettere al velocista di sfruttare al meglio l'aerodinamica nello sprint dell'arrivo. Si tratta di un cappuccio sopra il naso che ricorda il becco di un corvo: nero,  posizionato per guidare il flusso d'aria in modo più efficiente lungo il viso, progettato su richiesta dello stesso Groenewegen.

La spiegazione di Groenewegen, l'idea è vincere lo sprint di Torino

"E' un nasello per l'aerodinamica che hanno fatto perché lo avevo richiesto" ha detto un divertito Groenewegen che ha suscitato anche l'ilarità di compagni di squadra e altri ciclisti al via. "Hanno fatto un buon lavoro, è importante per me perché in ogni caso ogni piccola cosa conta visto che a volte si può davvero arrivare al fotofinish e tutto vale". 

La tappa di oggi, la terza e più lunga dell'intero Tour de France, è la prima occasione per gli sprinter dopo due tappe italiane suli Appennini e la prossima che scatterà da Pinerolo ma arriverà sulle Alpi. "Ho una sana tensione, mi sento bene e ho fatto tutto il possibile per essere in forma qui", ha spiegato Groenewegen. "Il primo sprint è sempre un po’ folle e nervoso… ma ogni giorno diventa sempre un'occasione in meno. Ma ho fiducia e sono pronto"

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