Greg LeMond shock, l’ex stella del ciclismo mondiale rivela: “Ho la leucemia, inizio la chemio”
Greg LeMond ha 60 anni e da quasi 30 si è ritirato dal mondo del ciclismo professionista, dopo aver vinto quasi tutto ciò che c'era da vincere, entrando nella leggenda e senza mai essere dimenticato. Oggi, l'ex stella statunitense, che tra gli anni 80 e 90 ha vinto anche tre Tour de France (di cui due consecutivi) e due Mondiali, ha rivelato una realtà personale devastante dopo che gli hanno diagnosticato la leucemia mieloide cronica. "Ho iniziato la chemioterapia" ha poi spiegato in una lunga nota rivolta ai suoi tantissimi tifosi.
Tutto è iniziato quasi per caso, dopo un periodo di spossatezza e stanchezza che non avevano cessato di presentarsi. Così, LeMond si è sottoposto ad alcuni esami di routine ed è venuto a conoscenza della terribile realtà: "Fortunatamente" ha aggiunto nel lungo messaggio "è un tipo di cancro che può essere curato, un tipo di leucemia che non è pericoloso per la vita o invalidante. Avevo avvertito alcune settimane di stanchezza che mi hanno spinto a sottopormi a un controllo che includeva alcune analisi del sangue. Dopo una serie di esami e una biopsia del midollo osseo, che è stata completata la scorsa settimana, venerdì scorso ho ricevuto la mia diagnosi formale".
Una diagnosi che ha shockato in primis lo stesso ex corridore e, poi, tutto il mondo del ciclismo: "I miei medici dell’Università del Tennessee, con la consulenza di un team della Mayo Clinic, hanno delineato un protocollo di chemioterapia che inizierà questa settimana. Nessuno vuole mai sentire la parola cancro ma, è vero, c’è un grande sollievo, ora, sapere perché mi sentivo male. I miei medici ed io abbiamo deciso un trattamento che inizierà questa settimana. Dovrei sentirmi meglio tra poche settimane e per il prossimo futuro. La prognosi a lungo termine è molto favorevole".
Greg LeMond è abituato da sempre alle sfide considerate impossibili da altri, riuscendo spesso a vincerle. Nel 1987 rischiò di interrompere la propria carriera sul più bello quando, in una battuta di caccia, il cognato sbagliò clamorosamente mira colpendolo in pieno petto con una fucilata a pallini, ma riuscì a riprendersi subito e alla grande: nel 1989 e nel 1990 si impose in due edizioni consecutive al Tour de France. Una vita sempre al limite delle proprie capacità e votata a superare i propri limiti, come quando a fine attività si dilettò nelle corse automobilistiche, partecipando per due anni all'US Formula Ford 2000. Ora l'ultima, difficilissima lotta contro la leucemia: per vincere ancora.