Giro d’Italia – Sul Vajont vince Navardauskas . Per Nibali tappa tranquilla
Ramunas Navardauskas vince l'undicesima tappa del Giro d'Italia al termine di una lunga fuga. Secondo l'italiano Daniel Oss, promotore dell'attacco finale ma meno brillante del lituano lungo la salita che conduceva all'arrivo. Per gli uomini di classifica l'undicesima frazione del Giro è stata nient'altro che un lungo trasferimento da Tarvisio a Vajont: 182 chilometri ondulati, con una lunga salita nel mezzo percorsa ad andatura blanda per recuperare le energie spese ieri sull'Altopiano del Montasio. Nessuno dei big si è mosso, anzi le loro squadre sono state le prime a promuovere un tentativo da lontano di un manipolo di "cacciatori" di tappe: in questo modo, controllando abilmente il distacco della fuga, Nibali, Evans e tutti gli altri migliori si sono risparmiati un finale pieno di attacchi a velocità folli.
La tappa odierna era dedicata alle vittime della tragedia del Vajont, che si verificò il 9 ottobre del 1963, quando un'enorme frana sganciatasi dalla montagna finì sulla diga, provocando l'inondazione della valle e quasi 2mila morti. Fu uno dei più grandi disastri della storia del nostro paese e – in occasione del 50esimo anniversario – il Giro d'Italia ha voluto ricordarlo con un arrivo di tappa.
Anche nelle prossime due frazioni la classifica generale non vedrà sconvolgimenti: quasi sicuramente si arriverà in volata, e allora sarà di nuovo sfida aperta tra Mark Cavendish ed il nostro Elia Viviani, già per due volte arrivato secondo. Per gli sprinter poi le occasioni diminuiranno, visto che già sabato e domenica ci saranno due arrivi in alta quota: a Bardonecchia e sul Galibier.