Giro d’Italia – A Matera decide tutto una caduta all’ultimo chilometro: vince Degenkolb
Quando mancano 1.500 metri al traguardo della quinta tappa del Giro d'Italia, nella splendida cornice di Matera, tutto lascia pensare a una volata a ranghi compatti. Il traguardo è in leggera salita, i velocisti migliori del gruppo sono ormai fuori dai giochi per la vittoria e in testa tirano come dannati gli uomini della Bardiani. cadel Evans, con il suo treno rosso della Bmc, è guardingo nelle primissime posizioni e tutto lascia intuire che il campione australiano voglia piazzare una zampata nel finale. Manca solo una curva, a 1.100 metri dall'arrivo, poi la strada sarà sostanzialmente dritta. Salvo che proprio lì, in quell'ultima curva a sinistra, su un asfalto viscido come olio si innesca una grande caduta: alcuni finiscono a terra e altri per non fare la stessa fine tirano i freni e si fermano. Così, dopo oltre 200 chilometri, è come se per tutto il giorno non fosse accaduto nulla e ci sia ancora tutto da decidere.
Marco Canola è solo in testa, sente lo sferragliare, si volta e vede il vuoto alle sue spalle. Intuisce che quello è uno dei momenti più importante della sua carriera, così si alza sui pedali e dà tutto quello che ha in corpo. Guadagna qualche metro ancora e sembra quasi potercela fare, se non fosse che però dietro come un rapace c'è John Degenkolb, che lo salta a un centinaio di metri dall'arrivo e vince a braccia alzate: alle sue spalle, Vicioso e Martens. Canola finisce addirittura dodicesimo. Gli ultimi metri li ha fatti con la voglia di piangere, senza più fiato nei polmoni e con un pauroso dolore alle gambe. Peccato, perché per il giovane italiano sarebbe stato il colpo che vale una carriera, il sogno di una vita che si avvera.