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Giro d'Italia 2024

Girmay si ritira al Giro d’Italia tra le lacrime: cade, si rialza, riparte ma cade poco dopo di nuovo

Nel corso della 3a tapa del Giro d’Italia, Biniam Girmay ha dovuto abbandonare la corsa nel modo più rocambolesco possibile: cadendo malamente per ben due volte nel giro di pochi metri. Nella 2a tappa era arrivato terzo nella volata con Merlier e Milan.
A cura di Alessio Pediglieri
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La quarta tappa del Giro d'Italia ha dato il suo tremendo verdetto per l'eritreo Biniam Girmay, ieri terzo nella volata di Fossano con Merlier che ha battuto lui e Milan, oggi ritiratosi dopo due cadute ravvicinate tra loro. Una doppia scivolata, la prima in gruppo, l'ultima in solitaria non hanno dato scampo al velocista della Intermarché-Wanty che ha dovuto dire subito addio alla Corsa, scoppiando a piangere per la delusione.

"Sono al Giro per vincere le tappe" aveva detto alla vigilia della 107a edizione del Giro e nella tappa numero 4 con arrivo ad Andora Girmay poteva dire ancora una volta la sua, visto il traguardo proprio dedicato agli sprinter di giornata. Invece, nulla da fare: il destino si è voltato dall'altra parte con il ciclista della Intermarché-Wanty che ha dovuto dare il proprio addio dopo solo 3 frazioni, scatenando la rabbia e la frustrazione dell'eritreo che è scoppiato anche in un lungo pianto davanti alla consapevolezza di non poter più continuare.

Di certo, Girmay ci ha provato in ogni modo perché anche se coinvolto in una brutta caduta di gruppo ha fatto di tutto per ripartire. Asfalto bagnato, strada in leggera discesa e curva verso destra che ha tradito qualche corridore nel plotoncino, trascinando a terra una decina di ciclisti, tra cui l'eritreo che ha evidentemente la peggio. Mentre tutti gli altri riescono a ripartire, viene sorretto a braccia, accusando dolore all'anca destra. Una prima smorfia di disappunto, poi la testa che si scuote, infine la voglia di provarci comunque: riparte in sella, con una sacca di ghiaccio sotto la coscia destra e di nuovo in corsa.

Purtroppo, però, poco dopo Girmay si è ritrovato di nuovo a terra: questa volta da solo, andando dritto su una curva a sinistra. Lunga scivolata, con altra botta sull'altro fianco e di nuovo auto medica e ammiraglia a seguito. Un lungo conciliabolo coi dottori, poi la decisione: inutile continuare, anche perché mentalmente il ciclista non era più presente al 100 per cento. Lo shock per la doppia scivolata, i dolori e le botte, uniti all'asfalto bagnato e agli oltre 60 chilometri ancora da fare hanno portato al ritiro. Notizia che Girmay ha accolto nel peggiore dei modi, scoppiando in lacrime, prima di risalire sulla propria ammiraglia.

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