Ganna su strada e Viviani in pista, mischiamo le carte ma agli Europei di ciclismo la nostra punta è Elisa Balsamo
Quando pochi giorni fa sono state definite le squadre che partecipano ai diversi eventi ciclistici della seconda edizione dei Giochi Europei, è stato fin da subito evidente come i diversi ct abbiano scelto di affiancare ad alcuni uomini di fiducia e di esperienza nomi nuovi che cercheranno proprio in queste gare di ritagliarsi il loro spazio.
Iniziano subito gli atleti della BMX, dove non abbiamo grandi punte e quelli del ciclismo su pista, dove invece sia per gli uomini che per le donne possiamo nutrire ottime speranze. Manca il campione olimpico, il cinque volte campione mondiale e il due volte campione europeo Filippo Ganna, ma la scelta di Marco Villa è quella da una parte di avere ancora grandi risposte da gente come Davide Scartezzini e Francesco Lamon e puntare invece una grossa fiche su quello che potrebbe ancora una volta darci grandi soddisfazioni, Elia Viviani, che ha scelto di non partecipare alla gara su strada, nonostante fosse giusta per le sue caratteristiche, prediligendo la pista. Lo aspettiamo soprattutto nell’Omnium, gara in cui ha vinto un oro e un bronzo olimpico.
Tra le donne mancano pezzi pregiatissimi come Elisa Balsamo e Chiara Consonni, ma abbiamo anche in questo caso atlete più che all’altezza come Martina Alzini e Martina Fidanza e anche in questo caso l’atleta che vuole riprendersi il palcoscenico che in parte ha perso per una serie di fastidiosissimi infortuni, Letizia Paternoster.
Se Ganna ha deciso di non fare la pista è anche perché può tornare molto utile su strada. Il percorso è praticamente piatto, dopo solo una vera grande difficoltà, l’Eurasburg che presenta punte anche al 18%, ma è un tratto breve ed è posizionato a circa 100 km dall’arrivo, e si sa già che vincerà un velocista. Ganna può servire per due motivi: in primo luogo per disattendere questa facile profezia. Se riuscisse a tirare fuori degli uomini che sanno tenere alte velocità per molti chilometri potrebbe anche pensare al colpaccio, mentre in seconda battuta una squadra con lui e Jonathan Milan può tenere compatto il gruppo e portare il proprio velocista nella migliore posizione possibile nel momento decisivo. Tra le ruote veloci possiamo puntare su Giacomo Nizzolo e soprattutto Alberto Dainese, che quest’anno ha vinto una tappa al Giro e si è fatto notare anche al Tour de France. L’idea di spremere nella corsa in linea Ganna e Milan la si intuisce anche dalla scelta di schierare Mattia Cattaneo e Matteo Sobrero nella cronometro.
Tra le donne invece abbiamo quella che è la favorita numero uno, Elisa Balsamo. La squadra è costruita su di lei e sull’idea di tenere unito il gruppo fino alla volata finale dove, ha già spiegato il ct Paolo Sangalli, sarà molto probabile una sfida tra Elisa Balsamo e Lorena Wibes, velocista dello squadrone olandese.
Tra nuovi innesti, vecchi leoni da rispolverare, cambi strategici tra pista e strada e assenze, forse la nostra carta più forte è proprio Elisa, che quest’anno ha già vinto la Classic Brugge-De Panne, la Gand-Wevelgem, il Trofeo Binda e i Campionati italiani, oltre a due tappe del Giro d'Italia. Un'estate da numero uno tra Europei e i prossimi Mondiali australiani di Wollongong potrebbe fare di questa stagione la migliore di sempre per una nostra ciclista.