Ganna rivela cos’ha fatto prima di vincere la crono: “Ho zappato la terra, avevo gambe e braccia distrutte”

Filippo Ganna è stato imperiale alla Tirreno-Adriatico, conquistato la prima tappa a cronometro della Corsa dei Due Mari 2025, in modo assolutamente dominante. Una prova che ha mostrato in perfette condizioni psicofisiche il campione italiano che in soli 11.5 chilometri ha rifilato quasi mezzo minuto al secondo in classifica, lo spagnolo Ayuso. Ma solo 48 ore prima, era a pezzi come ha rivelato nel post gara regalando un curioso aneddoto sulla sua particolare vigilia: "Ho aiutato mio padre in giardino, ero distrutto".
Filippo Ganna si è mostrato ancora una volta l'incontrastato signore del tempo, imponendosi nella prova a cronometro che ha aperto come da tradizione la 60a edizione della Tirreno-Adriatico. Una prova mastodontica in cui in meno di un quarto d'ora ha macinato i chilometri in modo impressionante, con una progressione irresistibile che ha schiantato ogni possibile pretendente alla vittoria. "Abbiamo preparato in queste settimane tutto con una serie di uscite che mi hanno permesso di provare la bici, fare chilometri, anche con diversi dislivelli. Le sensazioni sono state buone, i numeri erano dalla mia parte. Poi c'era da gestire l'aspetto emotivo e in gara sono riuscito a fare ciò che c'eravamo prescritti" ha raccontato dopo aver tagliato il traguardo di Lido di Camaiore per primo.

"La prima parte l'ho pedalata secondo i ritmi e i tempi che ci eravamo prefissati" ha poi continuato Ganna, "poi ad un certo punto dall'ammiraglia mi hanno dato il via libera, spingi quanto vuoi". Un "rompete le righe" effettuato nel migliore dei modi perché dall'intermedio di metà percorso fino all'arrivo la progressione è stata dominante, rifilando 23 secondi ad Ayuso, sul podio in piazza d'onore. "E dire che avevo gambe e braccia distrutte…" ha quindi rivelato ai microfoni Rai in un simpatico aneddoto. "Fino a ieri sono stato in giardino ad aiutare mio papà. Sì, ho zappato la terra… quando sono arrivato ho chiesto subito al mio fisio di rimettermi a posto, ero tutto un dolore".