Ganna racconta l’incontro con Mattarella dopo l’argento alle Olimpiadi 2024: “Gli ho detto due cose”

Ganna a microfoni di Fanpage.it ha raccontato la conquista della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi e l’incontro col presidente della Repubblica Mattarella.
A cura di Vito Lamorte
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Filippo Ganna ha vinto la prima medaglia dell'Italia alle Olimpiadi 2024 portandosi a casa l'argento nella prova a cronometro su strada. Il ciclista azzurro si è piazzato sul podio alle spalle di Remco Evenepoel e ha preceduto Wout Van Aert con una rimonta nel finale quando sembrava destinato a restare fuori dal podio.

Ai microfoni di Fanpage.it Ganna ha parlato della giornata vissuta e dell'argento conquistato sul bagnato: "Ero arrivato qua volendo la medaglia d'oro. Non sono proprio un drago sul bagnato e forse anche il risultato lo ha dimostrato, però, ovviamente, non è una scusa. Tutti siamo partiti nelle stesse condizioni, stamattina non abbiamo potuto fare il sopralluogo come accade normalmente e trovare l'assetto migliore. Ci siamo fidati di tutto quello che era a nostra disposizione e siamo riusciti a portare a casa un ottimo risultato. Sono veramente contento, speriamo di continuare su questa linea come Italia".

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Ora il ciclista nato a Verbania tornerà in Italia in vista della gara di inseguimento a squadre su pista: "Domani mattina ho il transfer alle 8.00 e si arriverà con i ragazzi in ritiro a Montichiari, la nostra seconda casa per noi della pista e si cercherà di fare tutto il meglio per ridare le stesse emozioni vissute fino ad oggi".

Sulla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla sua gara e sull'incontro dopo la premiazione ha dichiarato: "Alla fine mi è dispiaciuto tenerlo sotto la pioggia per tanti minuti, come ho detto anche a lui, ma come primo tifoso bisogna dirgli grazie. Se sapevo che veniva? Io sapevo solo che dovevo partire alle 17:20, tutto il resto era di contorno".

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Ganna non ha nascosto un filo di amarezza per il secondo gradino del podio: "Non si può parlare di delusione, ovvio che mi dispiace perché qualsiasi atleta che parte per qualsiasi competizione parte per vincere e non per fare secondo. Il secondo è il primo degli sconfitti. Spiace solo per quello però dà morale, vuol dire che stiamo bene e i valori stanno bene. Adesso gli altri miei tre compagni mi aspettano e dovrò essere presente altrettanto come loro sono stati per me".

Sulla dedica per la medaglia non ha dubbi: "A me stesso. Sono felice perché è una medaglia di peso ma non si parte per arrivare secondi, si parte per vincere".

Si è parlato del fatto che questa potrebbe essere la sua ultima Olimpiadi e alla domanda sull'eventuale rincorsa all'oro nella cronometro su strada tra quattro anni risponde così: "36 anni? È lunga, speriamo che le gambe tengano"

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