Ganna ha dato tutto, ma non è bastato: argento ai Mondiali nella cronometro individuale su strada
Remco Evenepoel ha conquistato il titolo iridato ai Mondiali di Ciclismo nella cronometro individuale su strada. Il belga ha chiuso con 12″28 di vantaggio su un grandissimo Filippo Ganna (argento). La svolta della gara è stata tra il primo e il secondo intermedio quando il neo campione iridato ha avuto ritmo e intensità di pedalata superiori, staccando l'azzurro di 16″ e riuscendo poi a conservare quella forbice di 12″ che gli ha permesso di trionfare. Si è piazzato in testa e reggere il passo è stato impossibile: ha tenuto una media di 51 km/h, gestito forze e gara al meglio nell'ultimo tratto e fermato il tempo su 55'19″23.
Per il belga si tratta di una giornata trionfale, imprimendo nella storia della specialità un record particolare: è lui adesso il corridore più giovane a vincere una cronometro mondiale a 23 anni e 199 giorni; in precedenza il primato apparteneva a Micheal Rogers (2003, 23 anni e 293 giorni).
Ordine di arrivo
1. Remco Evenepoel (Belgio) 55.19
2. Filippo Ganna (Italia) +12″
3. Joshua Turling (Gran Bretagna) +48″
4. Brandon McNulty (Stati Uniti) +1'26"
5. Wout Van Aert (Belgio) +1'37"
6. Nelson Oliveira (Portogallo) +1'52"
7. Rohan Dennis (Australia) +1'53"
8. Mattia Cattaneo (Italia) +1'56"
9. Mikkel Bjerg (Danimarca) +1'58"
10. Geraint Thomas (Gran Bretagna) +2'04".
Dopo l'oro conquistato nell'inseguimento individuale su pista, il campione piemontese tornava in gara sull'asfalto. Partenza e arrivo a Stirling, in mezzo un percorso di 48 km con cinque "strappi" a scandire le fasi cruciali della prova: dal Kippen (800 metri con pendenza media del 3.2%, dopo 29,5 km) a quello decisivo di 800 metri (pendenza del 5.5%) che spiana la strada fino al traguardo; in mezzo due brevissime salite tra secondo e terzo intermedio (la prima di 400 metri al 5% dopo 36 km e l’altra da 300 metri al 3.7% dopo 40.5 km).
Al primo intermedio l'azzurro era passato in testa col tempo di 13'57″08, a + 6 su Joshua Tarling, Geraint Thomas e Van Aert a +34″, Tadej Pogacar a +36″ e Jay Vine è a +41″. Vantaggio confermato anche nella seconda frazione con 13 secondi su Tarling e oltre un minuto su gli altri concorrenti con un crono di 39'34″31 e una media di 52.613 km/h.
Euforia smorzata dalla pedalata di Evenepoel che aveva inflitto all'italiano un +12″10 costringendolo all'inseguimento tant'è che al terzo intermedio era al comando con +11″ sul piemontese. Finita? No, l'ultimo acuto, quello che porta in dote il titolo iridato, è ancora sotto il segno del belga: finisce con una forbice di 12″28 su un grandissimo Filippo Ganna, che è d’argento. Il bronzo va al britannico Joshua Turling.