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Olimpiadi Parigi 2024

Ganna e il momento surreale sul podio delle Olimpiadi: fa impallidire lo sponsor dei Giochi

Filippo Ganna fa impallidire lo sponsor dei Giochi Olimpici 2024 sul podio con un siparietto insieme a Evenepoel e Van Aert: momento surreale sulle rive della Senna.
A cura di Vito Lamorte
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Filippo Ganna protagonista di un momento abbastanza surreale sul podio: il velocista azzurro fa impallidire lo sponsor delle Olimpiadi 2024. La medaglia d'argento nella prova a cronometro su strada è stato primo attore di un siparietto con gli altri due atleti sul podio, ovvero Remco Evenepoel e Wout Van Aert.

Dopo ogni finale viene consegnato uno smartphone per un selfie ma Van Aert ha avuto qualche problema a scattare e a quel punto Ganna ha mimato il gesto del lancio del telefonino nella Senna a pochi passi.

Ganna fa impallidire lo sponsor dei Giochi sul podio

Ad ogni atleta è stato un kit olimpico che contiene anche uno smartphone della Samsung, uno degli sponsor dell’evento: si tratta nello specifico di un Galazy Z Flip 6, uno dei modelli con schermo pieghevole che si chiude a conchiglia.

Proprio questo smartphone è stato consegnato a Van Aert sul podio per scattare un selfie dopo la crono su strada: il ciclista belga ha avuto qualche problema a scattare e a quel punto Filippo Ganna ha mimato il gesto del lancio del telefonino nella Senna a pochi passi, quasi a dire ‘questo telefono non funziona tanto bene'. 

Ganna rischia di sbattere sulle transenne e poi si prende l’argento in rimonta

Filippo Ganna rischia di sbattere sulle transenne e poi si prende l’argento in rimonta nella prova a cronometro su strada: è la prima medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2024. L'atleta nato a Verbania ha rischiato davvero molto e stava per finire sulle transenne in maniera clamorosa ma, poco dopo, ha piazzato una sorprendente rimonta con cui è andato prendersi la seconda piazza.

Il ciclista azzurro ha analizzato in maniera molto chiara e lucida la gara strepitosa sull'asfalto bagnato: "Una medaglia è sempre una medaglia, però non è quella che volevo. C'è comunque tanta soddisfazione per aver lottato contro un fenomeno, ma anche un po' di rabbia".

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