Filippo Ganna è un fenomeno, la rimonta è portentosa: viaggia a 70 km/h
Nella superlativa prova del quartetto italiano di inseguimento a squadre, che è valsa la finale nella specialità del ciclismo alle Olimpiadi di Tokyo, condita dal nuovo record del mondo, a spiccare è la prestazione fornita da Filippo Ganna. In una semifinale splendida ed equilibrata, gli azzurri hanno dovuto affrontare una grande Nuova Zelanda.
Il quartetto, di cui fanno parte anche Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan, è partito bene, girando leggermente più veloce degli avversari nei primi due chilometri e mezzo, perdendo però terreno nel chilometro seguente, con gli oceanici che sono arrivati a guadagnare anche cinque centesimi di margine. A quel punto, Filippo Ganna, voglioso di dimenticare in fretta il quinto posto nella sua gara, la cronometro stravinta da Primoz Roglic, si è messo in testa al gruppo, ha allungato clamorosamente il passo e, in tre giri, ha recuperato 0,5 secondi ai neozelandesi, tenendo una media pazzesca di 70 km/h nell'ultimo giro della gara.
La sua prestazione mostruosa è valsa la vittoria azzurra, arrivata con pochissimo margine, e soprattutto un record del mondo incredibile, che ha frantumato il precedente record registrato dalla nazionale danese, migliorato di oltre 2 secondi. Il quartetto italiano ha chiuso la gara con lo stratosferico tempo di 3'42"307, aggiudicandosi un posto nella finale in programma domani alle ore 11:06 italiane e una medaglia sicura.
Danimarca in finale dopo l'incidente tra Madsen e Tanfield
Ora, Ganna e compagni saranno chiamati a replicare la grandissima prestazione fornita oggi nell'ultimo atto dell'inseguimento a squadre, dove si troveranno di fronte proprio la Danimarca, nonostante la sfida degli scandinavi contro la Gran Bretagna sia stata interrotta a causa di un assurdo incidente.
Il danese Martin Toft Madsen, infatti, ha impattato contro il britannico Harry Tanfield, che si era sfilato dal suo gruppo. La responsabilità è chiaramente sua, in quanto non ha avuto cura di guardare avanti a sé per vedere se ci fosse un avversario e ha finito per causare un incidente pericoloso sia per la sua incolumità sia per quella di Tanfield. Nonostante la gara sia stata sospesa in quel momento, la Danimarca, che stava dominando, si è comunque qualificata alla finale, nella quale se la vedrà con gli azzurri di un super Filippo Ganna.