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Giro d'Italia 2024

Feroce polemica al Giro d’Italia, interviene anche Lance Armstrong: “So chi sei, f….to pagliaccio”

Durante il giorno di riposo non c’è stata pace al Giro d’Italia. E’ scoppiata la polemica sui social tra il team manager della EF, Vaughters, e Thibaut Pinot, il francese della Groupama-FDJ, in cui è intervenuto a gamba tesa anche l’ex campione americano, e squalificato per doping, Lance Armstrong.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla vigilia della terza settimana del Giro d'Italia 2023, con la 16a tappa oramai alle porte e le Alpi che decideranno la corsa rosa, le polemiche non sembrano volere scomparire, anzi. Dopo gli attriti per i clamorosi ritiri, i problemi per il Covid, le troppe cadute e le tappe semi cancellate, adesso è scoppiata una feroce bagarre via social tra corridori, direttori sportivi e grandi del passato, come Lance Armstrong.

Tutto è scoppiato a seguito di un tweet pubblicato nell'immediata conclusione della 15a tappa, quella prima della seconda e ultima sosta del Giro, con l'arrivo a Bergamo. Una frazione vinta in volata da Brandon McNulty che in volata ha preceduto Ben Healy e uno strepitoso Frigo. Subito dopo il traguardo il classe 2000 della EF è andato immediatamente a congratularsi con l'americano della UAE per la bella vittoria, in un gesto sportivo che nel ciclismo è spesso e volentieri presente ma che questa volta è stata l'occasione per accendere i fuochi della contesa.

L'esultanza di McNulty a Bergamo davanti a Haely nella 15a tappa del Giro d'Italia
L'esultanza di McNulty a Bergamo davanti a Haely nella 15a tappa del Giro d'Italia

Ci ha pensato Jonathan Vaughters, il team manager della EF che ha approfittato del gesto di Healy verso McNulty per dare addosso a Thibaut Pinot, lo scalatore francese della Groupama-FDJ che aveva apertamente polemizzato durante la tappa di Crans Montana, con un altro ciclista della EF, Jefferson Cepeda, reo di non averlo mai aiutato nella fuga. Attimi di tensione anche in corsa con Pinot che aveva palesemente redarguito Cepeda anche a fine tappa: "Sono molto deluso e furioso, si è approfittato di me. Sa che sono generoso quando corro e se non avessi corso così il gruppo ci avrebbe ripreso. Sono contento che non abbia vinto Cepeda" aveva poi concluso Pinot, "non avrei voluto una sua vittoria e avrei dato qualsiasi cosa per non farlo vincere".

Frasi che erano arrivate a bersaglio tanto che nelle ore successive ci ha pensato Vaughters a rispondere via Twitter a Pinot con un post più che velenoso: "Sono orgoglioso di vedere Healy andare a complimentarsi col suo avversario, anziché andare a piangere coi media per quanto è ingiusta la vita. Gran comportamento, gran persona, gran ciclista. Non so se Pinot riuscirà a leggere quanto ho scritto, con tutte le lacrime che ha agli occhi." Parole che si riferivano alla differenza di comportamento – e di sportività – sottolineate da Vaughters al quale Pinot non aveva mancato di rispondere: "E tu chi saresti?".

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Un battibecco virale che era terminato con la successiva risposta dello stesso Vaughters, sempre via social, ad un tifoso che domandava della battaglia per la maglia azzurra, che vale la classifica degli scalatori, in cui si era inserito anche Pinot: "Ha tutta l'aria di essere interessato eh? Difficile comunque" ha scritto il team manager dell'EF "non ha mai affrontato le grandi montagne di una corsa da tre settimane. Lo scopriremo!"

Una finale di polemiche solo apparente perché durante la giornata di riposo ci ha pensato Lance Armstrong a riaccendere la miccia, entrando in scivolata proprio su Vaughters, tra i suoi rivali ai tempi in cui l'americano correva. "‘Chi è costui [Vaughters]? È un fottuto pagliaccio. Almeno sulla base degli oltre 30 anni che lo conosco". Un'accusa feroce che ha richiamato vecchi rancori e ruggini tra i due che furono anche ex compagni di squadra ai tempi dello scandalo EPO alla US Postal di cui Armstrong era indiscusso capo e padrone. Su quel periodo, proprio Vaughters aveva ammesso di aver fatto lui stesso uso di sostanze dopanti ma attaccò spietatamente il suo ex capitano: "Sapeva di essere impunito, si dopava con metodo, aveva soldi, potere, mezzi e aiuti per farlo in modo indisturbato".

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E così, le parole di Armstrong sul bisticcio Pinot-Cepeda al Giro d'Italia ha servito su un piatto d'argento la contro riposta al veleno di Vaughters, che ha richiamato proprio la squalifica EPO ad Armstrong: "1. Non tutti i ciclisti della nostra generazione erano dei drogati. Io, sì. 2. Tutti i testimoni nell'indagine USADA sono stati volontari. Questi corridori volevano un avvenire migliore per la generazione successiva. 3. Ti era stato offerto: ‘Dì la verità e mantieni il titolo TdF'. Oggi potresti fare sport e invece hai scelto di mentire". Con Lance Armstrong che non è rimasto in silenzio: "Questo è revisionismo storico, e tu lo sai bene" l'ultima parola dell'americano. Fino alla prossima polemica.

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