Fabio Jakobsen in coma indotto e in pericolo di vita dopo la terribile caduta al Giro di Polonia
Fabio Jakobsen è in gravi condizioni e in "pericolo di vita" dopo la caduta che lo ha visto coinvolto al Giro di Polonia. Il ciclista olandese della Deceuninck-Quick Step, dopo essere stato sbilanciato dal connazionale Groenewegen in piena volata, è volato oltre le barriere ed ha impattato un membro dell'organizzazione della gara posizionato a pochi metri dal traguardo, per poi essere colpito da un altro corridore sopraggiunto a grande velocità. Secondo quanto diffuso dalla tv polacca, il corridore è in coma farmacologico ed è intubato. La dottoressa ufficiale della corsa ha confermato la gravità della situazione.
"Soffre di un grave trauma cranico, è stato difficile intubarlo perché aveva il palato rotto. Il cuore ha funzionato bene e ha mantenuto la pressione corretta. Ha subito lesioni molto gravi che lo mettono in pericolo di vita. Ha bisogno di tutte le nostre energie per combattere. Speriamo di vincere."
All'arrivo, dopo i primi soccorsi, Jakobsen è stato rianimato ed è stata contenuta la perdita di sangue per le ferite riportate. Il ciclista è stato immediatamente trasportato all'ospedale di Katowice, dove i medici hanno optato per il coma indotto vista la gravità della situazione.
La tremenda caduta di Jakobsen è da subito sembrata molto pericolosa. In piena volata, Groenewegen ha stretto il connazionale verso le barriere, fino a lasciargli uno spazio troppo piccolo per evitare l'impatto. Oltre a Jakobsen e lo stesso Groenewegen, anche diversi altri corridori sono caduti in prossimità del traguardo, in virtù dell'elevata velocità con cui la testa del gruppo stava affrontando gli ultimi metri della tappa con arrivo a Katowice (uno degli arrivi più veloci di tutto il circuito UCI). Dopo la tappa, Groenewegen è stato squalificato con effetto immediato e la vittoria di giornata è stata assegnata proprio a Jakobsen. Sebbene il pensiero di tutti, in questo momento, sia alle sue condizioni e ad una battaglia più importante.
Per una triste coincidenza del destino, proprio la tappa odierna si era aperta con il ricordo di Bjorg Lambrecht, morto un anno fa in seguito ad una caduta nel giro di Polonia. Sempre il 5 agosto, un giorno ormai maledetto per la corsa nazionale polacca.
