Evenepoel imprendibile in crono al Tour: stravince e batte Pogacar malgrado una foratura nel finale
Evenepoel si prende la prima cronometro del Tour e conquista così anche la sua prima tappa a questo Tour de France: il capitano della Soudal Qickstep nonché campione del mondo di specialità ha messo come da pronostico tutti in fila, per primo Tadej Pogacar e la sua super bici spaziale. Lo sloveno ha pagato un ritardo di 12 secondi chiudendo davanti a Roglic e a Vingegaard. Evenepoel più forte anche della sfortuna quando a due chilometri dall'arrivo ha anche forato la posteriore, riuscendo comunque a spingere fino all'arrivo col miglior tempo finale. In classifica generale non cambia nulla per la maglia gialla sempre sulle spalle salde del già vincitore dell'ultimo Giro d'Italia.
I tre intermedi, Evenepoel sempre in testa
Un testa a testa immediato al Tour nella prima cronometro tra Evenepoel, campione mondiale della specialità e Pogacar, maglia gialla di questa edizione. Sin dal primo intermedio i due si sono sfidati sull'orlo dei secondi con lo sloveno che ne ha perso solamente 3, mantenendo alla perfezione il vantaggio sul belga in classifica generale che segna quasi un minuto da gestire. Al secondo intermedio Evenepoel resta primo, allungando su Vingegaard ma tallonato sempre da Pogacar, stupefacente anche contro il tempo (dietro di 10 secondi). Nel terzo e ultimo intertempo, ancora performance super di Evenepoel che resta sempre in testa su Pogacar (+6) e su Vingegaard.
La foratura di Evenepoel: arriva con la posteriore sgonfia al traguardo
Momenti di suspence a 2 chilometri dall'arrivo quando nel tratto di strada più congeniale, Remco Evenepoel ha un problema non da poco: alza la mano destra a richiamare la propria ammiraglia, poi si alza sui pedali e prova a far saltare la bici un paio di volte. Tutti segnali chiarissimi che spiegano cosa sia successo: una foratura alla ruota posteriore. Così vicini all'arrivo però la decisione è presto presa: non ci si ferma ma si continua a pedalare provando a gestire il margine di vantaggio. Evenepoel spinge come un matto sui pedali e ce la fa: taglia comunque per primo e vince la tappa tenendo dietro Pogacar per 12 secondi.
Il testa a testa Evenepoel-Pogacar, Roglic e Vingegaard combattono per la terza piazza
Un tracciato non particolarmente impegnativo ma che presentava alcune accortezze tecniche che avrebbero messo in evidenza ed esaltato le capacità degli specialisti. E così è stato perché nei 25 chilometri da Nuits Saint Georges a Gevrey Chambertin sia nella lunga e costante ascesa di inizio tracciato così come nella successiva discesa ricca di curve, chi non è stato impeccabile nella aerodinamicità e nell'assetto ha perso diversi sostanziali secondi. Distacchi non elevati, per la brevità del percorso ma pur sempre segnali fortissimi sullo stato di forma dei migliori in classifica dove ha deluso ancora una volta Primoz Roglic che ha confermato uno stato di salute non eccellente perdendo ancora terreno rispetto ai diretti avversari.
Jonas Vingegaard, che aveva 50 secondi da recuperare su Pogacar ha invece provato a dare il meglio di sé, dopo aver tenuto botta e limitato i danni nelle prime salite sugli scatti dello sloveno, in cronometro il numero 1 della Visma ha evidenziato una tenuta interessante che fa ben sperare in vista della seconda settimana di gara. Non è un caso infatti che il vincitore degli ultimi due Tour abbia corso sui medesimi tempi di Evenepoel e di Pogacar soprattutto nella prima parte della cronometro. Poi, ha pagato lo stato di forma non ottimale, arrivando ad una manciata di secondi dietro a Roglic.