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È morto Vittorio Adorni, il ciclismo italiano piange il campione del mondo 1968

Il ciclismo italiano piange la morte di Vittorio Adorni, vincitore del Giro d’Italia 1965 e campione del mondo nel 1968. Alla fine della carriera era stato anche commentatore televisivo e direttore tecnico.
A cura di Vito Lamorte
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Il ciclismo italiano piange la scomparsa del campione del mondo Vittorio Adorni. Nato a San Lazzaro Parmense nel 1937, vinse il Giro d’Italia nel 1965 e il campionato del mondo nel 1968. Era il più anziano vincitore del Giro in vita: ha vinto 60 corse professionistiche in carriera e ha vestito, complessivamente, per 19 giorni la maglia Rosa. Dopo la fine della carriera sulle due ruote era stato anche commentatore televisivo e direttore tecnico

Adorni era conosciuto per la sua eleganza e riservatezza, un personaggio mai sopra le righe e un corridore che ha saputo essere nella sua vita terrena ambasciatore del ciclismo in tutto e per tutto. Un campione in bici e giù di sella.

Fece il suo esordio tra i professionisti nel 1961 e fu testimone della rivalità Gimondi-Merckx, che era suo compagno di squadra alla Faema.

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Il Giro d'Italia del ‘65 riuscì a vincerlo battendo di 11'26" Italo Zilioli e di 12'57" proprio Gimondi ma tre anni più tardi arrivò la sua vittoria più prestigiosa, Adorni conquistò il Campionato mondiale su strada di Imola non presentandosi nel lotto dei favoriti.

Il ciclista emiliano riuscì a trionfare con un tentativo iniziato a 90 km dal traguardo, che lo portò al successo con un vantaggio di 9'50" su Herman Van Springel e 10'18" su Michele Dancelli. Fu l'unica vittoria di rilievo di Adorni in una gara in linea, nelle quali ottenne altri piazzamenti di prestigio come un podio alla Milano Sanremo e tre volte alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Vittorio Adorni ha fatto anche il commentatore tv, nel 1965 Zavoli lo volle come opinionista fisso al ‘Processo alla Tappa' mentre nell'anno del successo mondiale diventò conduttore assieme a Liana Orfei del telequiz "Ciao Mamma";  ed è stato direttore sportivo alla Salvarani e alla Bianchi-Campagnolo.

A confermare la notizia è stata la figlia di Felice Gimondi, Norma, tramite il suo account di Facebook: "Ciao Vittorio, salutami papà. Rip. Sentite condoglianze alla famiglia, vi siamo vicine".

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