È morto Davide Rebellin, travolto e ucciso da un camion mentre si allenava: ciclismo sotto shock
Una tragedia ha colpito il mondo del ciclismo. Perché a 51 anni è morto Davide Rebellin, ex ciclista italiano che è stato investito da un camion nella tarda mattinata di oggi a Montebello Vicentino. Rebellin è stato professionista per oltre trent'anni e solo poche settimane fa aveva chiuso la sua lunghissima carriera. Secondo una prima ricostruzione un camion prima di uscire da uno svincolo avrebbe travolto l'ex ciclista. L'autista del mezzo si è allontanato e non è chiaro se si sia accorto di quanto successo.
Colpisce fortemente questa notizia. In primis perché è una terribile tragedia della strada, una delle tante, purtroppo, che capitano. Ma la tragica morte di Rebellin riporta alla mente la triste fine di Michele Scarponi, grande ciclista che nel 2017 venne investito mentre si allenava in bicicletta nella sua Filottranno. E poi perché Davide Rebellin era entrato nel cuore di tutti gli appassionati, ma anche solo di chi seguiva da semplice sportivo anche le vicende del ciclismo, perché oltre a essere stato un grande ciclista ha corso da professionista fino a 51 anni.
Una carriera lunghissima che Rebellin ha iniziato da professionista nel 1992, dopo aver vinto l'argento l'anno prima nel Mondiale dilettanti e l'oro al Giro del Mediterraneo. Classe 1971 ha attraversato svariate fasi del ciclismo italiano e mondiale, ha iniziato correndo contro Indurian, Bugno e poi si è trovato come avversario Pantani, ha proseguito e ottenendo risultati importanti fino a qualche anno fa, nel 2018 (a 47 anni) ottenne il terzo posto del Tour International di Orano in Algeria.
Una carriera splendida. Rebellin è stato uno dei principi delle grandi classiche del Nord avendo vinto per tre volte la Freccia Vallone – nel 2004, 2007 e 2009 – ma anche la Liegi-Bastogne-Liegi nel 2004, anno d'oro in cui conquistò anche l'Amstel Golden Race. Ha vinto anche una tappa al Giro d'Italia. Secondo in un Giro di Lombardia, quarto in una edizione della Milano-Sanremo. Nel Giro del 1996 si classificò sesto. Sfiorò il successo della carriera ai Mondiali d Varese, era il 2008, a 37 anni, arrivò quarto.
Nel 2008 a Pechino vinse la medaglia d'argento alle Olimpiadi nella prova in linea, ma a causa di una positività quella medaglia gli venne tolta. Nel settembre 2021 subì un serio infortunio, si ruppe tibia e perone durante una gara. Non voleva chiudere così la sua carriera, si è rimesso in sella e nel 2022 è tornato a correre contro dei ciclisti che potevano figli suoi. La sua infinta carriera l'aveva chiusa a casa sua lo scorso 16 ottobre alla Veneto Classic.