De Bondt vince la tappa di Treviso: Almeida non parte per Covid, Nibali 4° in classifica generale
A Treviso alza le braccia al cielo il belga Dries De Bondt dopo una fuga lunghissima che si è concretizzata negli ultimi 10 chilometri con una andatura attorno ai 55km/h (e una media complessiva superiore ai 45) che lascia lontano il plotone dei migliori, infarcito dai velocisti che si pregustavano il classico arrivo in volata. Invece, il successo parziale è stato ottenuto da che la volata al traguardo l'ha fatta ma contro soli tre avversari, compagni di fuga e beffati all'arrivo.
A scaldare un po' l'atmosfera della partenza ci ha pensato Joao Almeida che non si è presentato al via della tappa che arriva a Trento e che non presenta difficoltà particolari. Il corridore della UAE Team Emirates, è stato costretto ad abbandonare il Giro d’Italia 2022 per la sua positività al Covid che lo ha costretto all'isolamento immediato e senza prendere parte alla tappa odierna e a quelle successive. Il portoghese ha lasciato la Corsa Rosa a un passo dal termine e in piena corsa per il podio, con il suo quarto posto in classifica generale con un ritardo di 1’54” dall’attuale leader, Richard Carapaz. Un ritiro di cui si è avvantaggiato Vincenzo Nibali, sempre a oltre cinque minuti, ma diventato quarto dietro a Landa e Hindley. Almeida era anche in testa alla classifica per la maglia bianca con un ampio margine su Juan Pedro Lopez.
È stata una frazione tranquilla, dedicata ai velocisti o ai classici fuggitivi di giornata la 19a tappa del Giro d'Italia prima delle ultime frazioni che saranno ancora decisive per la classifica generale per la maglia rosa. Così, l'unico acuto arriva a 55 chilometri dall'arrivo sul Muro di Ca' del Poggio che vede pendenze anche al 19% ma solo per mille metri di salita. Davanti sono in quattro battistrada, in un gruppetto composto da Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Davide Gabburo (Bardiani-CSF-Faizanè), Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) e Edoardo Affini (Jumbo-Visma), tutti lontanissimi dalle prime posizioni che contano. Così i migliori lasciano fare, restando in plotone a circa due minuti di svantaggio, senza alcuna velleità di attacchi.
Gli ultimi chilometri vengono fagocitati a velocità sostenute con i quattro di testa che tengono botta al plotone in fila indiana: un ritmo che spiazza la nuova maglia bianca Lopez che si attarda di mezzo minuto in piena pianura e fatica enormemente a riportarsi sotto. I giochi sul traguardo si fanno tra De Bondt, Nielsen e i due alfieri italiani, Davide Gaburro ed Edoardo Affini con una conclusione di tappa nella pancia di Treviso dopo un veloce circuito da 10 chilometri percorso a tutta velocità per non fare rientrare il gruppone, per la gioia di De Bondt