Dainese è un tappo di champagne! Imprendibile in volata, prima vittoria italiana al Giro 2022
Una frazione dedicata totalmente ai velocisti con una giornata di riposo per gli scalatori e i leader in classifica che non hanno avuto lungo tutto il tracciato alcun motivo per dar fondo a energie fisiche e mentali. Oltre 200 chilometri completamente pianeggianti fino a Reggio Emilia che ha visto bagarre solamente nel finale per la classica volata di gruppo. Che parte da lontano con i relativi treni dei diversi team che aumentano l'andatura mentre De Bondt prova a crederci fino alla fine, cercando di tenere fino all'ultimo ma senza possibilità: Alberto Dainese mette tutti in fila con un straordinario recupero su Gaviria e Consonni, terzo. Prima vittoria italiana in questa edizione del Giro 2022.
Il velocista del Team DSM ha fatto saltare il banco con una progressione impressionante negli ultimi metri, partendo dalle posizioni di rincalzo negli ultimi 30 metri e strappare proprio sulla linea d'arrivo il successo di tappa che coincide con la prima vittoria di peso da parte del giovane 24enne, professionista da due anni. Un altra frazione storica, con il primo italiano a spezzare l'incantesimo di questa edizione, dopo l'impresa da parte di Biniam Girmay, l'eritreo che aveva strappato il successo della tappa di ieri, prima di essere vittima di un incidente incredibile durante la premiazione che lo ha costretto al ritiro.
Una frazione in cui in diverse occasioni c'è chi ha provato a scappare e prendersi la gloria di giornata ma come previsto il gruppo non ha lasciato spazio a nessuno: velocità sostenute (anche a 60 km/h a metà tracciato e con una media finale a otre 46km/h), tracciato perfetto senza alcuna asperità e così via via chi è scappato è stato risucchiato senza alcun problema.
E' accaduto prima a Rastelli e Tagliani che si sono visti arrivare il gruppo alle spalle a velocità doppia a poco meno di 100 chilometri dal traguardo. Poi, stessa scena rivista e ripetuta con un altro solista di giornata, Dries De Bondt che a 30 km da Reggio Emilia è rimasto sotto il tiro del plotone per poi essere fagocitato dai vari treni pronti per lanciare i rispettivi velocisti a 2 chilometri dall'arrivo.
Uniche emozioni sul tracciato, sono state date dal vento che spesso ha accompagnato il plotone creando nei tratti di pianura aperta qualche problema per le folate laterali, che hanno obbligato i corridori a creare diversi ventagli e alcuni buchi, con gruppetti spaiati che alla fine non hanno creato alcun problema sia ai leader in classifica generale sia per chi cercava il successo di tappa. Che ha visto il suo epilogo come tutti si attendevano, grazie alla voltata tra i migliori velocisti e la gioia di Dainese, prima delle montagne che caratterizzeranno questa ultima seconda settimana in rosa.