Cos’è lo spirito olimpico: lo sprint tra compagni di squadra per conquistare l’82° posto
L'ecuadoriano Richard Carapaz ha vinto la medaglia d'oro di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Tokyo, un grande successo quello di Carapaz che ha piegato i favoriti Van Aert e Pogacar, secondo e terzo. Ma altrettanto straordinari sono stati due ciclisti norvegesi Tobias Halland Johanssen e Andreas Leknessund che hanno dato vita allo sprint per l'82esima e l'83esima posizione. Fenomenali. I due ciclisti hanno dato vita a una vera e propria manifestazione enorme di sportività e l'hanno fatta vedere sul rettilineo del circuito del Fuji, dove si è svolta la gara di ciclismo.
Lo sprint di Johanssen e Leknessund
Lo sport quello vero, quello bello, vive di queste scene, che non sono però così scontate. Alle Olimpiadi dovrebbe esserci la massima espressione della sportività e le parole di De Coubertin le hanno tenute in mente questi due norvegesi Halland Johannessen e Leknessund che sono arrivati in ritardissimo al traguardo, quasi venti minuti dopo Carapaz. Un'eternità in una gara di ciclismo. Ma nonostante il risultato mediocre hanno voluto dar vita a una sfida interna e hanno onorato fino all'ultimo secondo la competizione dando vita alla volata, in palio c'era l'82esimo posto, che sulla carta non poteva far passare alla storia né l'uno né l'altro. E invece si meritano un premio e tanti applausi. La volata l'ha vinta Halland Johanessen che ha conquistato la posizione migliore.
I due norvegesi nelle ultime posizioni della classifica
Una gara che era stata particolarmente sfortunata per Leknessund, giunto 83esimo, che in avvio, ahi lui, era stato costretto a cambiare la bicicletta a causa di un problema tecnico e con la bici di riserva ha dovuto completare i 234 chilometri. E, tra l'altro a causa di tantissimi ritiri, i due norvegesi sono arrivati ufficialmente al quartultimo e al terzultimo posto. Perché al traguardo sono giunti solo 85 atleti.