Cos’è la “brain performance” di Pogacar, l’allenamento della mente con cui ha dominato Giro e Tour
Come ha fatto Tadej Pogacar a vincere il Tour de France 2024 con una facilità disarmante e a tratti impressionante? Tante le risposte, spesso condite da illazioni e sottintesi anche pericolosi, tra sospetti di doping, accuse più o meno velate, riferimenti impliciti a pratiche sospette. Ma lo strapotere del 25enne sloveno, al momento tra i più forti di ogni epoca del ciclismo mondiale, è giustificato anche – e soprattutto – da un altro elemento: la maniacale meticolosità con cui prepara ogni minimo particolare di persona, non lasciando nulla al caso. Anche il lavoro psicologico, allenando la propria mente grazie a Stijn Quanten, il "mago del cervello".
L'allenamento mentale di Pogacar, cos'è la "brain performance"
Tadej Pogacar lavora con Stijn Quanten da inizio 2024, sfruttando le competenze di uno dei luminari dell'ingegneria mentale ad alte prestazioni che si concentra sul funzionamento ottimale del corpo e della psiche. Quanten non a caso si definisce un vero e proprio "allenatore del cervello", da non confondere con il mental coach: "L’allenatore di calcio oppure il leader della squadra è il vero mental coach per un atleta, non io. Preferisco lavorare dietro le quinte, in modo di supporto con un lavoro costante psicologico o mentale".
"Studiamo il cervello dei nostri clienti come un pezzo unico" ha spiegato Quanten. "Usiamo test approfonditi e vediamo come le diverse aree del cervello come funzionano, rispondono e trasmettono gli stimoli al corpo. Quindi analizziamo il cervello del singolo atleta a livello cognitivo, neurologico, emotivo, psicologico, mentale, visivo e così via. Alla fine – dice ancora Quanten – tiriamo le somme: traduciamo queste analisi in specifici metodi di allenamento per migliorare le prestazioni cerebrali".
Le capacità mentali di Pogacar sopra il livello normale
Per Quanten, allenare psicologicamente Pogacar gli ha permesso di scoprire le qualità e le potenzialità mentali straordinarie dello sloveno. "Con me ci si allena a prendere le decisioni giuste alla massima velocità e in una frazione di secondo, con esercizi sulla velocità di reazione e sulle forme di conversazione soprattutto durante i momenti stressanti. E' un costante upgrade, come per un computer o uno smartphone, lavorando sui cosiddetti guadagni marginali", continua Quanten.
"Posso dirvi che Pogacar si è comportato in modo fenomenale mentalmente" ha rivelato Quanten. "Confrontiamo questo dato con un database di numerosi atleti di punta che abbiamo guidato negli ultimi anni. Dal calcio, al ciclismo, dalle freccette, alla Formula 1, di tutto: Pogacar è un eccezionale miracolo di genetica e di cervello".
Il "segreto" di Pogacar: sa sempre ciò che deve fare
Il discorso di Quanten è tanto lineare quanto disarmante: Pogacar vince già a livello mentale ancor prima di salire in sella. "E' in grado di restare se stesso in ogni circostanza: in gara, in allenamento, nei rapporti con le persone. Tutti possono vedere come pedala e vive rilassato ma ciò non importa perché per quanto sembri divertente, allegro e istintivo, dietro c'è sempre un piano. Tadej sa già prima esattamente cosa starà facendo".