Colbrelli come Eriksen, deve la vita a una persona: “Altrimenti sarebbe morto, il problema è serio”
Sonny Colbrelli l'ha scampata bella, ora davvero si può dire, alla luce non solo dei bollettini ufficiali che arrivano dalla Spagna – dove il ciclista italiano è ricoverato da lunedì scorso – ma anche delle dichiarazioni del medico sociale della sua squadra, la Bahrain-Victorius. Daniele Zaccaria è molto esplicito riguardo il malore che ha colpito il campione italiano ed europeo subito dopo la volata della prima tappa del Giro di Catalogna, che aveva concluso al secondo posto.
Qualche istante dopo l'arrivo, il 27enne di Desenzano del Garda era crollato al suolo privo di coscienza in pieno arresto cardiaco e le immagini drammatiche dei concitati soccorsi – con un lenzuolo bianco a nascondere la scena – avevano fatto pensare al peggio. Soltanto l'intervento sollecito e provvidenziale di una persona, autentico angelo custode di Colbrelli, lo ha riportato in vita: "Una cosa è certa – spiega Zaccaria – senza l’intervento rapido e competente di Borja Saenz de Cos, il paramedico spagnolo che l'ha soccorso, Sonny non se la sarebbe cavata".
È stata insomma una situazione in tutto e per tutto simile a quella vissuta da Christian Eriksen durante gli scorsi Europei ed anche per Colbrelli adesso c'è da capire le ragioni per cui il suo cuore, che non aveva mai dato segnali di debolezza in passato, si sia improvvisamente arrestato sotto sforzo: "Per capire cos'ha fermato il cuore di Sonny e la natura dell'aritmia che l’ha colpito servirà ancora qualche giorno, ma come con Eriksen non è detto che le risposte siano esaurienti. Ora sta bene, gli esami clinici, l'ecocardiogramma e la coronografia sono ok, lui ha pienamente recuperato la memoria e ricorda bene anche la volata. A noi però mancano alcuni elementi certi di valutazione: di certo il suo cuore si era fermato, di sicuro è ripartito solo col massaggio".
Il medico della Bahrain-Victorius, che in questi giorni segue da vicino Colbrelli nel reparto di cardiologia dell'Hospital Universitario di Girona, spiega al Corriere della Sera che già si possono escludere un paio di scenari: "I primi esami hanno escluso le ipotesi meno ‘importanti' come uno squilibrio elettrolitico o un attacco epilettico: quindi il problema alla base dell'arresto cardiaco è serio e andrà esaminato anche con valutazioni genetiche approfondite". Tra le ipotesi ventilate si è parlato anche delle conseguenze a lungo termine del Covid, ma è tutto ancora da dimostrare. Colbrelli resterà ricoverato ancora per qualche giorno in Spagna, poi tornerà in Italia per sottoporsi agli esami che dovranno fare luce sulla possibilità che riprenda la carriera. Quello che appare certo è che la sua stagione sui pedali è già finita.