video suggerito
video suggerito

Claudia Cretti ai Mondiali fa gioire l’Italia: “Un miracolo esserci, in coma pensavo alla bici”

Claudia Cretti ha regalato all’Italia la prima medaglia ai Mondiali di ciclismo su pista in una specialità paralimpica. La seconda, d’argento, è quella nell’inseguimento a squadre maschile di Lamon, M. Moro, Milan e Ganna.
A cura di Marco Beltrami
2.431 CONDIVISIONI
Immagine

La prima medaglia dell'Italia ai Mondiali di ciclismo su pista arriva da Claudia Cretti. L'atleta italiana è riuscita a portare a casa il bronzo nella rassegna iridata in corso di svolgimento a Glasgow nell'inseguimento femminile specialità paralimpica C5. A seguire ecco l'argento del quartetto composto da Ganna, Lamon, M. Moro, Milan nella finale dell’inseguimento a squadra maschile contro la Danimarca

Un riconoscimento fortemente voluto quello di Claudia che ha battuto nettamente la britannica Newberry per quella che è la prima gioia iridata azzurra. Una soddisfazione enorme per la ciclista che ha visto cambiare per sempre la sua vita proprio a causa di un incidente durante una gara.

Il 6 luglio 2017 infatti, Cretti ha rischiato di morire dopo la caduta a 90 chilometri all'ora lungo la discesa della "Zingara morta" nella settima tappa del Giro d'Italia femminile da Isernia a Baronissi. Dopo settimane di coma, la ragazza ha riaperto gli occhi, con i medici che sono riusciti a salvarla con due interventi chirurgici alla testa. Dopo la riabilitazione Claudia non ha rinunciato alla sua passione correndo nella categoria paralimpica c5, ovvero quella riservata alla disabilità lieve deireduci da traumi cerebrali.

Nelle sue parole ai microfoni della Rai c'è tutta la sua gioia: "Ho fatto una fatica assurda ma sono felicissima di essere la prima ad avere la prima medaglia per l’Italia. La mia prima medaglia nell’inseguimento, la fatica è servita per avere al collo la medaglia di bronzo. L’avversaria? Il mio allenatore mi ha detto ‘vai a prenderla’, mi si incrociavano gli occhi ma la vedevo. Ho spinto al massimo e l’ho battuta".

Impossibile però non tornare a quanto accaduto nel 2017: "Un miracolo che sono ancora qua, ma anche in coma mi giravano le ruote in testa e sono contentissima di partecipare al paraciclismo e sto puntando anche nei prossimi anni di ottenere medaglie. Ho preso buoni punteggi nell’omnium, vediamo lunedì, come andrà. Terrò d’occhio tutte le avversarie, sono convinta di poter dimostrare chi sono".

A completare la giornata ecco l'argento nell'inseguimento a squadra maschile conquistato da Lamon, M. Moro, Milan e Ganna che sono stati battuti in rimonta dalla Danimarca.

2.431 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views