Ciclisti stravolti dal freddo alla Gran Camiño: si sculacciano per riscaldarsi e implorano lo stop
Freddo. Vento gelido che taglia la faccia e indurisce i muscoli. Temperatura che cala vistosamente fino a quando il serpentone di ciclisti non viene investito dalla neve. È in quel momento, dopo aver cercato di resistere alle intemperie in maniera stoica, che la prima tappa della Gran Camiño 2023 è costretta all'interruzione: impossibile andare avanti e completare il percorso in Galizia, le condizioni meteo sono proibitive. Con quel clima e sulla strada resa sdrucciolevole, insidiosa, pericolosa dal ghiaccio non si può proseguire nonostante manchino una ventina di chilometri alla fine del tragitto.
Il tratto da Muralla de Lugo a Sarria è stato neutralizzato dai commissari di gara che hanno tenuto conto di una richiesta esplicita fatta dagli stessi corridori: è stato Jonas Vingegaard Rasmussen (Jumbo-Visma) ad avvicinarsi alla vettura degli ufficiali di corsa per chiarire che così, considerati anche alcuni ritiri già avvenuti, nessuno avrebbe proseguito. Il regolare svolgimento era ormai compromesso dagli agenti atmosferici.
Si riprenderà nella giornata di domani con la tappa prevista da Tui ad A Guarda, senza alcuna modifica al programma del giro (almeno per adesso). Quando la decisione dei giudici gara ha messo di fatto fine alla tappa c'erano tre ciclisti in fuga con un vantaggio di circa 30 secondi rispetto alla parte più consistente del gruppo: Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), Sebastian Schonberger (Human Powered Health) e Vicente Hernaiz (Radio Popular-Paredes-Boavista).
Com'era andata la tappa fino allo stop? L'ultimo vincitore del Tour de France, Vingegaard, era stato tra i protagonisti della prima tappa della Gran Camiño: era stato proprio il danese a vincere il primo traguardo volante, un passaggio imporrante visto che in palio c'erano 3″, 2″ e un secondo di abbuono lo vince nientemeno che Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).
Il prosieguo della gara era stato scandito dai tentativi di Giovanni Moscon (lottava per la vittoria di tappa) e Francesco Gavazzi (in lizza per la maglia di leader nella classifica scalatori) di mettere in fila dietro di loro gli avversari. Poi è arrivata la neve e tutto è cambiato. A determinare lo stop è stato anche un altro particolare: il percorso in zona collinare della frazione ha suggerito al gruppo di fermarsi ai lati della strada. È stato allora che il ciclista danese, a colloquio con i commissari di gara, ha ricevuto la notizia che tutti auspicavano: non si può andare oltre, tappa neutralizzata.