Ciclismo in lutto: è morto a 42 anni Alberto Tolomelli, il ‘Cipollini emiliano’, dopo un lungo male
A Mario Cipollini si ispirava, di Mario Cipollini ne ha seguite le tracce nel mondo del ciclismo e da Mario Cipollini nei giorni scorsi aveva ricevuto un ultimo struggente videomessaggio di non mollare davanti alla malattia. Ma Alberto Tolomelli ha perso la sua ultima volata domenica sera, spegnendosi a soli 42 anni. É stato uno dei più promettenti velocisti della sua generazione e da dilettante aveva ottenuto oltre 150 vittorie.
Da professionista Tolomelli aveva indossato le maglie della Nicolò Biondi di Carpi, dell’Eternedile, del team veneto del Velo Club Mantovani di Rovigo e della Zalf Euromobil Fior di Castelfranco Veneto. Da giovane aveva vinto tanto, dimostrando grandi doti da velocista e in carriera era stato anche compagno di squadra di Michele Scarponi e di Damiano Cunego. Aveva iniziato a vincere sin da subito, dal lontano 1994 quando nel quartetto juniores composto insieme a Simone Zambardi, Stefano Brunelli e Ivan Ravaioli aveva conquistato il campionato italiano.
Poi, altri successi come il titolo di campione italiano di velocità olimpica e poi il bronzo ai mondiali di Cape Town in Sud Africa nell’inseguimento a squadre. Tutti allori che gli avevano conferito il titolo di "Cipollini emiliano" e che avevano interessato grandi team, dalla Mercatone Uno alla Mapei.
Il cordoglio sul web e il videomessaggio di Cipollini
Commovente anche il ricordo che gli ha dedicato subito sui propri canali social proprio la Mantovani Rovigo: "Ciao Alberto non ci sono parole… Ti ricordiamo per la persona e atleta forte e umile che sei stato. Lassù troverà il tuo Direttore Sportivo Orlando Patrese e assieme continuerete a vincere come avete sempre fatto". Poco prima della scomparsa, lo stesso Mario Cipollini aveva voluto dimostrare tutto il suo affetto e la sua vicinanza al collega malato. Il Re Leone aveva registrato un videomessaggio incoraggiandolo: "l'obiettivo di noi campioni del ciclismo è sempre e solo lo stesso: non mollare mai".