Chi arriva ultimo al Tour 2022 vince: non la maglia nera ma un premio da sogno a occhi aperti
Mare cristallino, sabbia dorata, palme da sogno tra cocktail sulla spiaggia, massaggi e bagni indimenticabili. No, non è uno dei tanti premi che il Tour de France ha messo in palio per il vincitore dell'edizione 2022, ma è ciò che l'organizzazione ha riservato a chi arriverà ultimo in classifica ai Campi Elisi il prossimo 24 luglio. Una iniziativa che è nata in seno alla corsa gialla e che ricalca in parte una straordinaria iniziativa che ha fatto storia nel ciclismo internazionale: la maglia nera che si consegnava all'ultimo del Giro d'Italia, pezzo ambito tra gregari e comparse di turno, anche se mai veramente ammesso. Questa volta, però, si cela anche uno scopo benefico: lo sponsor che regalerà il viaggio partecipa anche ad una campagna solidale per i bambini malati e le loro famiglie.
A comunicare l'iniziativa, quasi a sorpresa, è stata la stessa organizzazione in giallo alla vigilia dell'undicesima tappa che si preannuncia un gustosissimo antipasto delle montagne che attendono i principali protagonisti, tra cui l'indiscusso favorito e già leader in classifica generale, Tadej Pogacar. Per lui, o chi riuscisse a strappargli la maglia gialla, in una impresa che in queste prime settimane si è dimostrata impresa pressoché impossibile, già da tempo è stato predisposto il premio finale dall'organizzazione.
Complessivamente il Tour de France metterà in palio un montepremi di oltre 2,2 milioni di euro, dei quali oltre 600mila saranno distribuiti ogni giorno, in base all'arrivo finale di tappa. Vincere una frazione vale 11.000 euro, mentre il secondo classificato porta a casa 5.500 euro e il terzo classificato si consola con un premio da 2.800 euro, con premi per i primi venti classificati, a scalare. Per la classifica finale tutto cambia e le cifre crescono: il vincitore del Tour de France 2022 riceverà 500mila euro, mentre gli altri due piazzamenti sul podio valgono rispettivamente 200mila e 100mila euro. Inoltre, la maglia gialla porterà in dote 500 euro per ogni giorno che verrà indossata durante la corsa.
Ma anche chi sarà fuori classifica, non riuscirà a ritagliarsi alcuno spicchio di gloria sia giornaliera che finale, potrà ambire a un premio speciale perché l'ultimo in classifica al termine dei 21 giorni di corsa sarà onorato con un una vacanza pagata da uno degli sponsor del Tour che devolverà in beneficenza anche una somma in denaro pari al distacco tra il primo e l'ultimo classificato. Una sorta di "maglia nera", l'indimenticabile riconoscimento che veniva dato all'ultimo in classifica del Giro d'Italia. Una maglia che aveva animato la corsa in rosa negli anni '50 e poi ancora negli anni '60 per poi essere definitivamente accantonata.
La "maglia nera" del Giro non solo era diventata preda ambita per essere ricordati nella storia e perché elargiva anche un sostanzioso premio in denaro. Epocali furono le sfide nel conquistarla tra i vari Luigi Malabrocca (primatista con due ultimi posti consecutivi), Aldo Bini e Sante Carollo e che annovera tra gli altri anche il celebre Giovanni Pinarello, prima di diventare uno degli imprenditori leader del settore a livello mondiale. Oggi, al Giro non c'è più e al Tour è stata sostituita da un viaggio esotico che, a metà Grande Boucle, sarebbe in mano a Anthony Turgis, francese della Total Energies, che ha accumulato un ritardo di 2 ore e 12′ da Pogacar e che nutre uno "svantaggio" di 13 minuti sul penultimo, Mikkel Bjerg della UAE.