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C’è solo Van der Poel alla Parigi-Roubaix: l’olandese vince la terza di fila, Pogacar mesto secondo

Una Parigi-Roubaix che non ha risparmiato emozioni e colpi a sorpresa. Una fenomenale sfida a due tra Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar che si sono dati battaglia a 110km dal traguardo. Poi, un errore dello sloveno, ancora una volta sul pavé ha permesso a VDP di poter scappare via e vincere in solitaria il suo terzo, consecutivo, Inferno del Nord.
A cura di Alessio Pediglieri
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Van der Poel si prende nuovamente la Parigi-Roubaix, la sua corsa: terza edizione consecutiva in cui il gigante olandese si impone nell'Inferno del Nord, la Monumento che ha visto il debutto di Tadej Pogacar, capace di tenere testa fino al fatale errore in curva, sul pavé dove a 37 chilometri dall'arrivo ha permesso a van der Poel di scappare, leggero sullo sterrato ad abbracciare la gloria.

Doveva essere una Parigi-Roubaix da battaglia e così è stata. Con il meteo che ha avuto clemenza dei partenti, i colpi di scena si sono susseguiti a circa 110 chilometri dal traguardo quando i migliori hanno rotto gli indugi. Un mostruoso faccia a faccia tra Pogacar e van der Poel, con Jorgensen, van Aert e Filippo Ganna (vittima anche di una foratura) a fare da classici terzi incomodi tra i due principali favoriti alla vittoria finale. Uno spettacolo incredibile sui settori di pavé ma non solo perché scatti e contro scatti si sono susseguiti anche nei tratti in asfalto, contro ogni logica e tattica.

Pogacar nella morsa dell'Alpecine di van der Poel

Alla foresta di Arenberg il classico torpedone a fila indiana, dopo aver già fatto una importante scrematura, poi la battaglia senza esclusione di colpi che hanno messo in risalto le qualità di un Pogacar bene presto rimasto da solo contro tutti. Soprattutto un van der Poel che non ha risparmiato attacchi e risposte sfruttando anche una Alpecin migliore della UAE come team, tanto che negli ultimi 70 chilometri quando sono rimasti in tre a fare da battistrada, lo sloveno si è ritrovato con van der Poel insieme al suo compagno di squadra Philipsen.

Pogacar non ci sta: Philpsen cede, van der Poel si ritrova da solo

Una situazione che ha messo in una morsa Tadej Pogacar che si è ritrovato contro due avversari e compagni di squadra molto più veloci di lui per l'eventuale sprint a tre all'interno del Velodromo. Una situazione tattica ad assoluto favore dell'Alpecin che il campione del mondo in carica ha provato a scardinare in qualsiasi modo durante gli ultimi chilometri, cercando allunghi spacca gambe che hanno avuto solamente il risultato di allungare sugli inseguitori ben presto finiti a oltre un minuto. Se non quando a 45 km dall'arrivo sul tratto in pavé di Mons-en-Pévèle, Pogacar sfugge ancora lasciando sui pedali proprio Philipsen, con van der Poel che si ritrova da solo e ad armi pari.

Pogacar cade sul pavé, van der Poel in fuga: testa a testa a distanza

Ancora una volta però proprio nel momento del nuovo attacco sul pavé Tadej Pogacar la commette grossa sbagliando la curva e finendo sull'erba e nel fango. Ruota anteriore che si impunta, catena a terra e van der Poel che a 37 km dall'arrivo si invola. Pogacar riparte, in un testa a testa che si trasforma in una cronometro a distanza, con l'olandese avvantaggiato in tutto e lo sloveno costretto a gettare ulteriore bacino di energie.

Gli ultimi chilometri diventano un assolo per l'olandese volante che riesce a mantenere il vantaggio su uno scatenato ma esausto Pogacar. Per VDP una vittoria epica e straordinaria: è la terza Parigi-Roubaix consecutiva che Van der Poel si prende l'Inferno del Nord, galleggiando sui sassi come nessun altro e strappando un successo imperiale davanti al quale si è dovuto inchinare ancora una volta Pogacar.

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