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Bufera nel ciclismo: la Visma ingaggia Uijtdebroeks ma è della Bora, pronta una causa da 1 milione

Cian Uijtdebroeks, uno dei talenti più promettenti nel panorama del ciclismo professionistico, è al centro di un vero e proprio intrigo di ciclomercato. La Visma ha già diramato l’ingaggio per la prossima stagione del 20enne belga con la Bora Hansgrohe che ha emesso un comunicato ufficiale in cui ribadisce che invece resterà sotto contratto fino a dicembre 2024. Pena un risarcimento enorme: pari a 1 milioni di euro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cian Uijtdebroeks è uno dei giovani talenti più promettenti nel panorama del ciclismo professionistico e così ha monopolizzato la scena del ciclomercato in svolgimento in queste settimane con una clamorosa decisione che ha sconvolto tutto il movimento. Perché il 20enne belga sarebbe stato protagonista di un ribaltone incredibile, stralciando il proprio contratto con la Bora Hansgrohe per firmare con la Jumbo Visma. Il tutto senza, apparentemente, poterlo fare e proprio per ciò, questa manovra potrebbe costare un risarcimento milionario nei confronti del nuovo team di Primoz Roglic.

Classe 2003 e professionista dal 2022: il nome di Cian Uijtdebroeks non dice ancora molto per chi segue il ciclismo su strada tra i professionisti ma i più avvezzi e attenti sanno che si tratta di un talento cristallino, pronto a infilarsi già a partire dal 2024 nel firmamento dei migliori andando a importunare le stelle più splendenti come Pogacar, Vingegaard o Roglic. Ingaggiato dalla Bora Hansgrohe nel 2023 si è preso l'8° posto alla Vuelta di Spagna e l'anno precedente il Tour de l'Avenir, dove eccellono le leve future sui due pedali. Ma prima ancora, tra i dilettanti, Uijtdebroeks aveva mostrato doti cristalline, prendendosi il titolo belga juniores a cronometro e piazzandosi 2° agli Europei di Trento sempre nella corsa contro il tempo.

Tutto ciò lo ha reso un pezzo pregiato di mercato ed è suo malgrado protagonista in questi giorni di una delle più tribolate e contese operazioni che vede a confronto due TeamPro di assoluto livello, la Jumbo Visma e la Bora Hansgrohe. Il motivo? Semplice: Uijtdebroeks avrebbe stralciato il contratto in essere con la Bora per unirsi alla Visma, venendo meno agli accordi in corso. In questi casi, il Team che acquista il ciclista dovrebbe accollarsi la spesa per compensare la squadra che lo perde, risarcendola con lo stipendio che avrebbe elargito al corridore. In questo caso, Uijtdebroeks aveva ancora un anno con la Bora, dove guadagna 100 mila euro l'anno. Ma il punto è un altro: la stessa Bora, in caso contrario, pretende un pagamento pari a 10 volte gli emolumenti, quindi di 1 milione di euro.

Un vero e proprio caso che ha sta tirando dentro anche l'UCI e ha coinvolto altre squadre che si sono schierate con la Bora: Uijtdebroeks è stato annunciato dalla Visma ma qualche ora più tardi la Bora ha emesso un comunicato in cui ribadiva che era ancora un suo tesserato. Nel frattempo, panico per il giovane ragazzo che si è ritrovato nel bel mezzo di una contesa di mercato con richieste mai viste prima per un giovanissimo che ha ancora tutto da dimostrare. E così, si è dovuto adattare continuando i propri allenamenti, in attesa di capire con chi affronterà la nuova stagione, indossando una tenuta da gara "anonima", dove però si sono intravisti i pantaloncini della Visma.

Una situazione quasi paradossale che ha permesso però di far venire a galla anche un po' di ruggine nel plotone, soprattutto verso la Jumbo Visma, dominante in un 2023 in cui si è imposta in tutti e tre i grandi giri. Dalla parte della squadra tedesca si sono schierati la Cofidis e la Soudal-Quick Step. Cedric Vasseur, general manager Cofidis, si è scagliato contro la Jumbo: "Credo che Cian Uijtdebroeks abbia un accordo fino alla fine del 2024, I dirigenti Visma devono rispettare le regole o dimettersi immediatamente! Che se ne vadano". Anche Patrick Lefevre, direttore sportivo della Soudal non è stato da meno: "Ha assunto un agente e conosceva bene la situazione. L'UCI deve attenersi alle proprie regole. Solo se tre parti sono d’accordo può avvenire un trasferimento, con il permesso anche dell'UCI. Che al momento tace". 

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