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Biagio Antonacci tormentato dal ricordo su Pantani: “Una chiamata scoperta 2 giorni dopo la morte”

Biagio Antonacci non si dà pace per quella telefonata di Marco Pantani un mese prima della morte, a cui non rispose. Chissà qual era il motivo di quel contatto.
A cura di Marco Beltrami
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Biagio Antonacci ha un grande rimpianto, legato a Marco Pantani. Il popolare cantautore è un appassionato di sport e nella sua carriera ha avuto modo di conoscere frequentare anche grandi atleti, come la leggenda del ciclismo italiano. C'è qualcosa però di quel rapporto che ancora lo tormenta, ovvero una telefonata del "Pirata" di qualche mese prima della morte a cui lui non rispose.

Purtroppo Antonacci non saprà mai cosa l'indimenticato campione, capace di centrare la doppietta Giro d'Italia-Tour de France nel 1998, avrebbe voluto dirgli in quella chiamata rimasta senza risposta. I due si sentivano spesso dopo che Pantani era diventato una presenza quasi fissa ai concerti del musicista. Un rapporto che purtroppo si è interrotto bruscamente nel 2004, quando il ciclista è stato trovato senza vita in un hotel di Rimini. Una vicenda che presenta ancora tanti lati oscuri: sono tante infatti le domande senza risposte su quella tragedia.

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Ai microfoni di Sportweek, Biagio Antonacci ha raccontato in merito alle cene a Cesenatico da Salvatore Bagni, in cui conobbe anche Maradona: "Ecco, quelle cene le rivivrei volentieri, ma c’è qualcun altro con cui avrei davvero urgenza di parlare: Marco Pantani. Veniva spesso ai miei concerti, ogni tanto ci sentivamo e, due giorni dopo la sua morte, frugando nel cellulare che non era semplice da gestire come quelli di oggi, trovai una sua chiamata persa di qualche mese prima".

Quella telefonata è un tormento per il cantautore, che non riesce a darsi pace per non aver risposto soprattutto alla luce di come sono andate poi le cose: "Il pensiero di quella mancata risposta me lo porto ancora dietro e vorrei averlo vicino a questa cena con gli dei per chiedergli finalmente che cosa avesse da dirmi".

L'unico modo per lenire quel dolore è stato dedicargli una canzone e un album. Un tributo che però non ha cancellato il rimpianto: "L’unica cosa che ho potuto fare invece è stata dedicargli “Convivendo parte 1”, una canzone, ma meritava molto di più".

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