Attraverso le Fiandre 2024, il pianto straziante di van Aert dopo la tremenda maxi-caduta in discesa
Attraverso le Fiandre, la classica belga che anticipa di un paio di giorni il più iconico Giro delle Fiandre, in programma domenica 31 marzo, è stato teatro di una disastrosa caduta di gruppo che ha coinvolto tutti i migliori ciclisti presenti: van Aert, Girmay, Pedersen, Stuyven, Gazzoli. Tutti a terra, in una scena straziante con conseguenze tremende per i corridori caduti. Tra loro, Wout van Aert è scoppiato desolatamente in un pianto dirotto per il dolore, prima di essere portato via in ambulanza. Per lui è arrivata la conferma ufficiale della frattura della clavicola.
La caduta è avvenuta lontano dal traguardo, a ben 67 chilometri mentre la gara doveva ancora entrare nel vivo: durante una discesa verso il Kanarieberg in mezzo al gruppo dei migliori, un'improvvisa sbandata ha provocato un terribile effetto domino ad altissima velocità. Coinvolti ciclisti di primo piano come Van Aert, Mads Pedersen , Jasper Stuyven e Biniam Girmay. Tra gli altri, sono caduti duramente anche Gianni Vermeersch, Alex Kirsch, Harry Sweeny, Michele Gazzoli, Anthony Turgis.
Attimi di puro panico, con diversi corridori rimasti doloranti a terra mentre le immagini dall'elicottero e dalle moto inquadravano la disastrosa caduta le cue gravi conseguenze sono apparse subito evidenti. Ad aver la peggio è stato proprio Wout Van Aert che si è gravemente ferito alla schiena, con la tuta totalmente strappata. Mentre le prime ammiraglie e l'automedica si stavano avvicinando la scena è divenuta ancor più straziante nel momento in cui i microfoni delle telecamere hanno raccolto anche l'audio, con in sottofondo un lamentoso pianto.
Tra le lacrime, proprio van Aert che si è tenuto la spalla destra, probabilmente la più colpita nel ruzzolone sull'asfalto. Il campione belga della Visma ha quindi abbandonato la corsa su una ambulanza per essere trasportato immediatamente in ospedale per ulteriori accertamenti che hanno confermato la gravità dell'infortunio. Anche Jasper Stuyven e Biniam Girmay si sono arresi subito e sottoposti alle visite mediche, mentre a provare a ripartire è stato Mad Pedersen, un altro tra i favoriti alla vittoria finale, per poi rifermarsi e ritirarsi poco dopo. Per van Aert è la seconda caduta in pochissimi giorni: un po' meglio gli era andata durante l'ultima E3 Saxo Classic dello scorso 22 marzo quando su un tratto in pavé era scivolato sulla canalina proprio nel momento in cui Van der Poel aveva sferrato l'attacco decisivo per la vittoria.
Wout van Aert deve dire addio a questa parte di stagione, tra le più intense per le tante classiche in calendario e così non parteciperà al prossimo Giro delle Fiandre di domenica 31 e alla successiva Parigi-Roubaix del 7 aprile, due gare che puntava a vincere per la prima volta e che resteranno purtroppo ancora assenti nel prestigioso palmarès del campione belga.
La discesa del Kanarieberg, tra le più pericolose: eliminata anche dal Tour
Il bruttissimo incidente avvenuto oggi all'Attraverso le Fiandre è accaduto in uno dei punti maggiormente a rischio per l'incolumità dei ciclisti, la discesa del Kanarieberg, tra le peggiori dell'intero circuito internazionale e tra le più temute dai corridori. Non a caso era stata al centro di discussioni e in alcune gare, esclusa dai tracciati. Come nel Giro delle Fiandre e nel Tour de France. A sottolinearlo, Tomas Van Den Spiegel, CEO dell'organizzatore Flanders Classics. "Purtroppo quanto accaduto, dimostra che abbiamo ragione a rimuovere questa corsa al Kanarieberg dal Tour de France. Il Tour è ancora più grande, più importante e più veloce e c'è ancora più pressione lì. Ma ora vogliamo prevenire il più possibile le cadute e valuteremo dopo questa gara se togliere la discesa dai tracciati".
Nei giorni precedenti alla classica belga, proprio due corridori tra quelli caduti e finiti in ospedale, van Aert e Stuyven avevano parlato del Kanarieberg, una discesa particolarmente pericolosa. "Un grande momento di stress" aveva spiegato van Aert così al pari di Stuyben che era entrato maggiormente nel dettaglio: "Il gruppo è spesso ancora numeroso e c’è molta terra e ghiaia ai lati della strada, per questo temiamo quel tratto". Dove si toccano anche velocità impressionanti, fino ai 90 km/h.