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Tour de France 2024

Armstrong consiglia Pogacar su come comportarsi al Tour, ha esagerato: “Non si sta facendo amici”

Di fronte a Tadej Pogacar che non perde occasione di mostrare la propria manifesta superiorità al Tour de France, prende la parola Lance Armstrong, con un “consiglio” dai sottintesi evidenti: “Se vuole evitare speculazioni, io gli direi di stare un po’ calmo…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tadej Pogacar sta monopolizzando anche il Tour de France. Dopo il dominio praticamente assoluto al Giro d'Italia il fenomeno sloveno sta gestendo il suo immenso vantaggio in maglia gialla su Vingegaard ed Evenepoel, andandosi a prendere la terza vittoria in carriera alla Grande Boucle. Ma lo sta facendo mostrando in ogni occasione di essere migliore, scattando, vincendo, provando a staccare gli avversari anche quando non serve, destando l'attenzione di Lance Armstrong. Col texano dagli occhi di ghiaccio che si è spinto fino ad un "consiglio" finale: "Eviti di scattare ogni volta se non vuole si alimentino speculazioni… così spinge solo a parlare di doping…"

Anche nella tappa alpina verso Superdevoluy, mentre Evenepoel si affannava per guadagnare una manciata di secondi e Vingegaard sbuffava nel tenere il ritmo dei migliori, Pogacar ha deciso ed è scattato sui pedali. Senza motivo (il vantaggio di oltre 3 minuti glielo permette) e senza necessità (i suoi avversari erano tutti a ruota): una mossa, così, istintiva che lo stesso sloveno non ha saputo spiegare: "Non lo so nemmeno io perché l'ho fatto" dirà a fine tappa. "E' stato un istinto stupido, ma alla fine ho due secondi in più su Vingegaard".

Le parole di Armstrong su Pogacar e l'ombra del doping

Ovviamente, davanti alle prestazioni monstre di Pogacar si sono scatenate anche diverse illazioni di pratiche illecite utilizzate dietro le quinte. Accuse, più o meno dirette, attraverso le testimonianze fosche di una "talpa", le illazioni dopo il dominio del Giro, persino la pratica di inalazioni "scorrette" per migliorare le proprie prestazioni.

Tutto, sottintendendo l'ombra del doping, argomento di cui è ferrato un certo Lance Amstrong che si è sentito in dovere di "consigliare" Pogacar ad una condotta di gara meno appariscente. "Quell’accelerazione non era assolutamente necessaria… Se c'è qualche speculazione questo atteggiamento di certo non aiuta. Oltretutto" ha spiegato Armstrong che in gruppo era tra i più odiati e si vide togliere ben 7 Tour proprio per doping, "non si fa amicizia con il gruppo o con i giornalisti: gli consiglierei di calmarsi un po'. A volte devi anche pensare alla percezione che gli altri hanno di te… Anch'io sono stato nella sua posizione. Poi mi hanno anche dato una pacca sulla spalla per dire che non era necessario, di evitare…"

I sospetti di doping su Tadej Pogacar

Ovviamente, le parole di Armstrong hanno avuto un riverbero impressionante perché l'americano parla come "persona informata sui fatti". E' stato al centro di uno degli scandali doping più impressionanti della storia dello sport, con una serie di ammissioni (successive) a dir poco sconcertanti. E le dichiarazioni su Pogacar hanno scatenato il dibattito.

Perché Armstrong si è sentito in dovere di consigliare Pogacar nello stare calmo? Forse perché dietro ci sono davvero pratiche illecite che non devono essere scoperte? Dopotutto non è la prima volta che le prestazioni da extraterrestre di Pogacar sono sotto la lente di ingrandimento dei più sospettosi. Durante l'ultimo Giro d'Italia ci fu chi lo accusò di avere mostrato doti "disumane", figlie dell'inganno e adesso la questione del "rebreathing". Forse che Armstrong sa qualcosa al riguardo?

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