Ares Masip denuncia abusi di un ciclista in Coppa del Mondo: “Volevo urlare, mi ha coperto la bocca”
La ciclista spagnola Ares Masip ha denunciato tramite un video pubblicato sul proprio profilo Instagram di aver subìto abusi sessuali durante una tappa della Coppa del Mondo di mountain bike a Leogang, in Austria. La 29enne ha raccontato la vicenda con particolari molto crudi, dopo parecchio tempo in cui ha tenuto tutto dentro di sé: "Ciao, sono Ares Masip, una mountain biker, e nel 2023 ho subìto abusi sessuali nel paddock della Coppa del Mondo di Leogang da parte di un corridore", è l'incipit del video, che poi è andato avanti col racconto dell'incubo vissuto dalla giovane ciclista iberica, che ha provato invano ad opporsi all'aggressione.
La denuncia di Ares Masip: "Ha ripetuto che mi avrebbe violentata mentre cercava di spogliarmi"
"La gara era stata molto lunga e avevo dormito per ore nel mio furgone – ha continuato la Masip – Lui è arrivato presto la mattina e ha cercato di costringermi ad avere rapporti sessuali. Ho rifiutato fin dal primo momento. Non ha smesso di strofinare il suo pene sul mio corpo, ha provato a baciarmi e non ha smesso di insistere. Gli ho solo chiesto di smettere, perché non volevo. Avrei voluto urlare, spingerlo via o andarmene. Ma lui mi ha coperto la bocca, mi ha afferrato per le braccia e ha ripetuto che mi avrebbe violentata mentre cercava di spogliarmi".
La biker spagnola ha poi spiegato perché la sua denuncia per un atto così grave è arrivata a distanza di oltre a un anno (la tappa austriaca della Coppa del Mondo si è svolta nel giugno del 2023): "All'inizio ho cercato di dimenticarlo e di far finta di niente. Ma i mesi passavano e ci incontravamo alle gare e provavo sempre più disgusto e rifiuto. Piano piano mi sono resa conto della gravità dei fatti e mi è costato molto, ma ho deciso di sporgere denuncia".
"A livello giudiziario non so cosa succederà – ha concluso la Masip – perché non è un processo facile, ma ho voluto renderlo pubblico perché, purtroppo, queste situazioni sono molto più frequenti di quanto pensiamo. Rompo il silenzio perché credo che sia possibile costruire una società più giusta e sicura. Basta con tanta impunità!".
In un'intervista su Esport3, l'atleta spagnola ha aggiunto che la decisione di uscire allo scoperto con la sua denuncia è scaturita dall'aver appreso che il suo molestatore aveva tentato di fare lo stesso con un'altra ciclista. Fondamentale è stato anche il colloquio con uno specialista in violenza maschile.