Alaphilippe trionfa nella 12ª tappa del Giro d’Italia con arrivo a Fano dopo una fuga di 140 km
La 12ª tappa del Giro d'Italia aveva un profilo da classica monumento, e a conquistare la vittoria, sui muri marchigiani, è stato proprio Julian Alaphilippe. Dopo quasi un anno senza vittorie, l'ex campione iridato ha ritrovato la pedalata dei suoi giorni migliori, alzando le braccia al cielo sul traguardo di Fano dopo una fuga lunga 140 km.
L'avvio della 12ª frazione della Corsa Rosa – la Martinsicuro-Fano di 193 km – è stato come prevedibile affrontato ad altissima velocità dal gruppo, con continui scatti e tentativi di fuga. Il percorso odierno, caratterizzato da dieci muri disseminati lungo il percorso, presentava un profilo adattissimo ad attacchi da lontano. Dopo i primi 60 km di gara percorsi ad altissima velocità, si è formata una fuga che è arrivata a contare una quarantina di corridori. Il gruppo a quel punto ha deciso di lasciare andare la fuga, con la Bahrain Victorius che si è limitata a controllare il distacco degli attaccanti per evitare di far tornare in classifica Hirt e Pozzovivo.
La corsa si è quindi decisa dagli uomini in fuga, con Alaphilippe e Mirco Maestri che sono scattati quando mancavano ancora 120 km all'arrivo. I due hanno proceduto di comune accordo fino all'ultimo strappo di Monte Giove, muro di un chilometro posizionato ai -9 dall'arrivo con pendenza media in doppia cifra e punte fino al 20%. Lì, è uscito tutto il talento di Alaphilippe, che è scattato in modo imperioso lasciando sul posto Maestri e resistendo al ritorno del gruppo di inseguitori alle sue spalle, ritrovando il successo che mancava dallo scorso 5 giugno. Al secondo posto si è piazzato Narvaez, che nella volata per la piazza d'onore ha regolato Hermand.
Tappa che non ha spostato gli equilibri in ottica classifica generale, con la maglia rosa che rimane saldamente sulle spalle di Tadej Pogacar. Domani, altro appuntamento: 13° turno completamente pianeggiante dedicato ai velocisti, la Riccione-Cento di 179 km, prima del fine settimana con la cronometro di Desenzano del Garda e il tappone alpino di oltre 220 km e 5400 metri di dislivello con arrivo a Livigno.