Chi è Matteo Berrettini, in semifinale agli Us Open contro Nadal
Era dal 1977 che l’Italia non portava un tennista nelle semifinali degli US Open. All’epoca l’eroe fu Corrado Barazzutti, oggi la gloria è tutta per Matteo Berrettini, che ha raggiunto un traguardo storico con il successo su Gael Monfils. Il giocatore romano è appena il nono italiano capace di qualificarsi per una semifinale Slam, gli altri ovviamente Pietrangeli e Panatta, il già citato Barazzutti, oltre a Cecchinato, semifinalista a Parigi un anno fa, De Stefani, De Morpurgo, Merlo, Sirola.
Semifinale US Open e top ten nel mirino
All’improvviso anche chi non è troppo addentro alle vicende tennistiche ha scoperto Matteo Berrettini, un giocatore che sta facendo già sognare gli sportivi italiani. Il classe 1996 nell’ultimo anno e mezzo è cresciuto in modo impressionante e adesso dopo la semifinale agli US Open vede la top ten e pure il Masters. La classifica gli sorride, adesso è già 13° nella classifica Mondiale, 11° nella Race. Berrettini è un giocatore completo, ha un gran servizio, picchia dal fondo e ha pure una manina molto delicata.
La cavalcata di Berrettini agli US Open
Dopo aver perso negli ottavi a Wimbledon contro Federer, per via di un infortunio alla caviglia il tennista azzurro ha saltato un paio di tornei prima di perdere subito a Cincinnati. Agli US Open si è presentato in grande forma e ha spazzato via avversari: il primo è stato Gasquet, poi ha sconfitto gli australiani Thompson e Popyrin, negli ottavi si è sbarazzato di Rublev, mercoledì sera ha vinto una grande battaglia con Monfils, battuto al tie-break del quinto set dopo quasi quattro ore di gioco.
La carriera di Matteo Berrettini
Nato a Roma il 12 aprile 1996, Berrettini, sotto la guida di Vincenzo Santopadre (ex pro), è cresciuto in modo considerevole e rapidamente ha fatto un incredibile salto di qualità. Due anni fa è entrato per la prima volta nei primi 300, nel 2018 si è qualificato per la prima volta per un torneo ATP, a Doha iniziò una grande stagione, in cui Matteo conquista il primo torneo della carriera a Gstaad e arriva facilmente tra i primi 60. Quest’anno ha vinto Budapest e Stoccarda, si è qualificato agli ottavi di Wimbledon e ora è in semifinale agli US Open. La storia del tennis italiano ha iniziato a riscriverla, ma questo è solo l’inizio.
Le passioni di Matteo
Nella sua bio vengono segnalate anche le sue passioni: la carbonara è il suo piatto preferito, anche se la mangia poco, è un grande atleta, deve rimanere in forma e dal suo amico Giovanni Bartocci a New York, ordina sempre l'insalata di pollo. La musica favorita è l'hip hop, tifa per la Fiorentina (grazie alle sue origini, un nonno fiorentino) e come idolo Lebron James, mito assoluto del basket.