Zvonimir Boban sarà il nuovo Chief of Football della Uefa: lunedì arriverà l’ufficialità
Il ritorno di Zvonimir Boban. E che ritorno. L'ex numero 10 del Milan e della Croazia sarà il nuovo Chief of Football (‘capo del calcio') della UEFA e questo ruolo sarà ufficializzato lunedì, durante la riunione del Comitato Esecutivo. Si tratta di una mansione scelta ad hoc dal presidente dell'ente che governa il calcio europeo, Aleksander Ceferin, per l'ex calciatore e dirigente rossonero: non sarà un ruolo formale ma operativo, visto che Zvone gestirà in prima persona le relazioni con le leghe e con i club, sarà lui a prendere contatto con i responsabili degli arbitri e si occuperà di gestire la questione VAR. Nelle mani di Zorro finirà anche la calendarizzazione delle competizioni internazionali e il suo compito sarà quello di non farle incrociare con le singole leghe.
Come già anticipato, tra due giorni il Comitato Esecutivo della UEFA si riunirà per ratificare le sedi dell’Europeo della prossima estate e per definire la "nuova Champions League: in quell'occasione verrà ufficializzata la nuova carica creata ad hoc dal presidente Aleksander Ceferin per Boban, che sarà ‘head of football'. L'ex direttore generale del Milan ha già ricoperto un ruolo simile in FIFA, visto che nella massima organizzazione del calcio Boban aveva ricoperto l'incarico di vicesegretario generale: era, in pratica, il braccio destro di Gianni Infantino. Ad anticipare la notizia è stato il quotidiano La Repubblica e nelle ore successive è arrivata la conferma.
L'ultimo periodo professionale di Boban non è stato felicissimo visto che, dopo aver assunto la carica di Chief Football Officer del Milan a giugno del 2019, viene licenziato nella primavera del 2020 dalla società "per giusta causa" e con effetto immediato per divergenze con l'amministratore delegato Ivan Gazidis. Nel gennaio 2021 il Tribunale di Milano ha accertato che l'ex capitano della Croazia non ha violato obblighi contrattuali né divulgato notizie riservate: la società meneghina ha dovuto risarcirgli il danno, quantificato in 5,37 milioni di euro.