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Zlatan Ibrahimovic prepara l’addio al Milan: “Può essere stata una delle mie ultime partite”

Zlatan Ibrahimovic, nel post-partita di Milan-Juventus, ha confermato il probabile addio ai rossoneri al termine della stagione: “Mi dispiace per i tifosi che non erano qui, perché questa potrebbe essere stata tra le mie ultime partite”. Sulla situazione del Milan: “Faccio presidente, allenatore e giocatore, peccato che mi pagano solo per fare il calciatore”.
A cura di Redazione Sport
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Zlatan Ibrahimovic: protagonista in campo, protagonista fuori. Da tutta la carriera. Milan-Juventus non ha fatto eccezione: il gol su rigore, il sorriso con dedica a Cristiano Ronaldo, le parole molto significative del post-partita. Lo svedese si è presentato ai microfoni di DAZN per commentare l'incontro, ma ha detto molto di più. Sul suo futuro e su quello del Milan. Dichiarazioni destinate a far discutere, con il solito tono da Zlatan.

"Qui sono presidente, allenatore e giocatore, ma mi pagano solo da giocatore. Hanno fortuna, se fossi stato qua dal primo giorno avremmo vinto lo scudetto".

Un po' di ironia, po' di verità. Quando parla di futuro, Ibra lascia intendere che il proprio destino sarà lontano dal Milan. Mette da parte i sorrisi e le battute e lancia dei messaggi talmente eloquenti da risultare persino sorprendenti e creare un momento di imbarazzo durante il collegamento con lo studio post-partita di DAZN.

"C'è ancora un mese per divertirmi. Ci sono cose che stanno succedendo qua di cui non siamo in controllo. Mi dispiace per i tifosi, poteva essere una delle ultime partite che mi vedevano live. Cosa ho detto? Leggi tra le linee (rivolto a Diletta Leotta, ndr)".

Non vuole sbilanciarsi fino in fondo, sul domani, ma Ibrahimovic di indicazioni ne dà. E lascia intendere di volersi sentire ancora importante, nonostante l'età, in un progetto che sia chiaro, nel quale Zlatan possa avere un ruolo definitivo. Quello che evidentemente non crede di poter avere nel nuovo Milan targato Rangnick.

"Sono vecchio, non è un segreto, ma l'età è solo un numero. Mi alleno bene, ho un buon equilibrio. Sto bene, cerco di aiutare la squadra, mi sto divertendo. A 38 anni non ho il fisico di prima, faccio quello che posso, ma non sto qua per fare la mascotte ma perché voglio portare i risultati".

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