Zhang senza giustificazioni, per difendere l’Inter è passato dalla parte del torto
C'è modo e modo di esternare il proprio malumore, soprattutto quando sei il presidente di uno dei club più prestigiosi della Serie A. Lo sfogo di Steven Zhang contro il numero uno della Lega Serie A Paolo Dal Pino per la gestione dei recuperi del massimo campionato e in primis del match con la Juventus, ha sollevato un polverone. Lecito lamentarsi, lecito essere perplessi o scontenti, ma sbagliato farlo con i toni utilizzati dal patron nerazzurro, soprattutto in un momento in cui, il bisogno di non alimentare ulteriori polemiche e scontri verbali è fondamentale.
Inter, lecito lamentarsi per i recuperi e il calendario ma non con i toni del presidente Zhang
Il club del capoluogo lombardo (e non solo) ha tutte le ragioni per essere scontento alla luce di una gestione dei rinvii e nuovo calendario abbastanza travagliata che ha rischiato di complicare e non poco i piani della squadra di Conte. I nerazzurri hanno corso il rischio di ritrovarsi a maggio con un calendario di match infernale, e non conoscono ancora la data del recupero del match con la Samp, precedente a quello con la Juventus (con la collocazione che dipenderà dal cammino dell'Inter in Coppa Italia e Europa League). Le dichiarazioni dei giorni scorsi di Marotta seppur forti (riferimento ad un campionato falsato), hanno trovato giustificazioni nella volontà di tutelare a tutti i costi una squadra ancora in lotta su tre fronti. Un conto però è lamentarsi, o esporre le proprie ragioni, un altro è rendersi protagonisti di un post come quello di Zhang
Zhang e il rischio di passare dalla parte del torto
Non ci possono essere invece giustificazioni per le parole utilizzate su Instagram da Steven Zhang. Il presidente dell'Inter ha sbagliato completamente i modi e la forma, affidandosi a quello che lo strumento più semplice e immediato a volte per "sfogarsi", ovvero i social. Un conto è la critica, la perplessità, la divergenza di opinioni, un altro è dare del "pagliaccio" al presidente della Lega Serie A. Soprattutto in un momento in cui tutti, dovrebbero fare molta attenzione a non alimentare ulteriori polemiche o risse verbali. Verrebbe da dire che il patron nerazzurro, con le sue parole è passato dalla parte del torto. La volontà di "tutelare la salute pubblica" (alla base del suo intervento secondo ambienti vicini all'Inter), è finita in secondo piano in un messaggio che ora rischia di costargli caro, alla luce dell'inchiesta aperta dalla Figc. Il deferimento è dietro l'angolo, speriamo che lo siano anche le scuse.