Zhang esulta per l’Inter agli ottavi ma scatta la polemica: “Ti fai vivo solo quando vinciamo”
L'Inter si è guadagnata gli ottavi di finale di Champions League grazie ai gol di Edin Dzeko e al successo sullo Shakhtar Donetsk mercoledì sera a San Siro. Una vittoria sofferta e arrivata solamente nel secondo tempo quando il gigante bosniaco ha spezzato un "incantesimo" che durava da tre partite e mezza, in cui i nerazzurri non erano più riusciti a segnare agli ucraini. Tanto che nella passata stagione fu proprio il doppio pareggio a reti inviolate a negare di fatto la qualificazione al turno successivo in Champions. I due gol di mercoledì sera, invece, hanno fatto esplodere l'entusiasmo della piazza interista, a San Siro e sul web dove ha partecipato alla gioia anche un tifoso particolare, il presidente Steven Zhang che, però, ha ricevuto un'accoglienza tutt'altro che scontata.
Quando si parla di Shakhtar, il tifoso interista inizia a non prendere più sonno la notte. O almeno questo accadeva fino a mercoledì 24 novembre, giorno della vittoria che ha permesso ai nerazzurri la qualificazione agli ottavi di finale di Champions league. L'incubo ucraino era iniziato dopo il 5-0 che valse la finale in Europa League 2019-2020 – in gara secca – grazie alla doppietta di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku e la rete di Danilo D’Ambrosio.
Poi, la doppia sfida in Champions League 2020/2021, con lo scontro in Ucraina che termina sullo 0-0 nonostante le tante occasioni per i nerazzurri e il ritorno a San Siro, decisivo per l’Inter, che però non riuscirà ad andare oltre allo 0-0 nuovamente, costretta al 4° posto in classifica e all'eliminazione dalle Coppe europee. Un incubo che era continuato anche in questa stagione, con l'ennesimo 0-0 dell'andata che stava per rovinare tutto ancora una volta. Fino al risveglio, grazie alla doppietta di Dzeko.
Tutti in festa, i giocatori in campo, i tifosi sugli spalti e sui social in un tripudio nerazzurro che ha visto esultare dal proprio account ufficiale anche Steven Zhang il giovane presidente che ha manifestato tutto il proprio orgoglio per il traguardo che tutti attendevano. Con un post seguito da una scritta inequivocabile: "10 years 🖤💙 We move forward. Andiamo!!"
Un'esternazione che ha portato con sè alcuni applausi e commenti di sostegno ma soprattutto una pioggia di critiche e tantissima ironia da parte degli stessi tifosi nerazzurri che hanno colto l'occasione per attaccare l'atteggiamento della proprietà. Una proprietà che aveva fatto promesse e che oggi, al contrario, si sente lontana e assente. L'hashtag #Zhangout è stato utilizzato dai più, in commenti salaci e fortemente critici. "Devi vendere", "Chi non muore si rivede!". E ancora: "L'importante è sapere che stai bene e che non ti abbiano rapito…", "tornata la connessione, eh?" e altri che hanno puntato il dito indice verso il numero uno interista
Un commento che invece di trovare attorno a sè l'accondiscendenza dei propri tifosi, ha visto il manifestarsi dell'insofferenza generale nerazzurra che mai ha perdonato alla famiglia Zhang di non aver dimostrato la propria vicinanza nei momenti di maggior difficoltà che hanno accompagnato squadra, club e tifosi in questi mesi.
Con ragione: l'ultimo post ufficiale di Steven Zhang sul suo profilo Instagram risaliva allo scorso 23 maggio, una "vita fa" per i tempi moderni. Era la data dello scudetto, il numero 19 e il presidente si era fatto ritrarre con il trofeo, Conte e Oriali, il momento dell'apoteosi nerazzurra ritornata al vertice del calcio italiano dopo una latitanza di dieci lunghissimi anni.
Poi, il nulla. E di situazioni per cui intervenire o far sentire la propria vicinanza ce ne sono state parecchie. Il problema stipendi, le voci sulla possibile cessione, il mercato estivo con gli addii di Conte, Lukaku, Hakimi. Il cambio della guardia e l'avvento di Inzaghi, i bilanci profondamente in rosso, i rumor sul fallimento di Suning, le nuove voci di cambi di proprietà. Fino a mercoledì sera, dopo sei lunghi mesi di silenzio, quando si è ripresentato per festeggiare la qualificazione agli ottavi di Champions, congratulandosi con la squadra e società di cui è ancora Presidente. Un ruolo che molti tifosi si erano "dimenticati" ricoprisse ancora.