Zhang ai saluti, l’Inter verso la cessione: può diventare il club più ricco al mondo
Clamorosa svolta nei destini dell'Inter e di riflesso nella storia del calcio italiano: il club nerazzurro sarebbe vicino ad essere ceduto al ricchissimo PIF, ovvero il Public Investment Fund, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita che qualche giorno fa ha completato l'acquisizione dell'80% del Newcastle per 360 milioni di euro. Per ricchissimo si deve intendere ricco oltre ogni immaginazione: il suo fatturato al 2020 è di 500 miliardi di dollari, ovvero 100 miliardi in più del Qatar Investment Authority, il fondo sovrano qatariota che adesso detta legge nel calcio europeo, alla guida dello stellare PSG di Messi, Neymar e Mbappé.
La notizia data dal quotidiano Libero, che riporta voci insistenti e ben circostanziate provenienti dagli ambienti finanziari, parla addirittura di accordo già trovato tra la famiglia Zhang ed i sauditi, sulla base di una valutazione dell'Inter intorno al miliardo di euro. A settembre ci sarebbe stato un incontro a Milano tra i vertici nerazzurri ed emissari del fondo arabo, con questi ultimi presenti a San Siro in occasione del match di Champions League contro il Real Madrid. La trattativa peraltro non è cosa nata in poco tempo, visto che il dialogo tra le parti andava avanti da mesi, in conseguenza della necessità degli Zhang di cedere l'Inter per le ben note difficoltà finanziarie di Suning aggravate dalla pandemia. L'adesione alla Superlega – col balenare di possibili mega introiti che avrebbero potuto raddrizzare la situazione – aveva rallentato tutto, ma poi il fallimento del progetto ha portato a riconsiderare seriamente la super offerta araba.
L'acquisizione dell'Inter, così come quella già avvenuta del Newcastle – spiega il quotidiano milanese – sarebbe parte di una strategia globale dei sauditi, che prevederebbe anche l'inserimento nel proprio portafogli del Marsiglia in Francia e di un club in Brasile, creando una galassia simile a quella del City Football Group. La holding del fondo Abu Dhabi United Group, di proprietà dello sceicco Mansour, controlla tra le altre Manchester City, New York City, Melbourne City, Troyes, oltre ad avere partecipazioni in altri club come Girona e Yokohama Marinos. L'accostamento a corazzate come PSG e Manchester City fa capire quale sarebbe il destino di strapotere economico dell'Inter, qualora andasse in porto il passaggio di proprietà nelle mani del fondo saudita.
Il presidente del PIF del resto è il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Saud. La scalata al calcio mondiale della famiglia reale di Riad rientra in un progetto volto a ripulire l'immagine del Paese arabo, retto da una monarchia assoluta di forte matrice islamica. Il pugno autoritario si traduce in sistematiche violazioni dei diritti umani denunciate da organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch. Presentare al mondo un volto diverso è diventata adesso un'esigenza primaria: costi quel che costi, ovvero anche versare un bel miliardo nelle tasche della famiglia Zhang. La chiusura dell'operazione segnerebbe la fine di mesi di montagne russe per l'Inter: dalla gioia per lo Scudetto, passando per gli addii clamorosi e dolorosi di Conte, Lukaku ed Hakimi con conseguenti scenari catastrofisti legati alla crisi di Suning, fino al nuotare nell'oro con la nuova proprietà araba. Le scene di giubilo dei tifosi del Newcastle all'esterno del St James' Park dopo la notizia dell'arrivo dei nuovi proprietari spiega bene il livello di aspettative sulle ambizioni dei paperoni sauditi.