Zero tiri della Juve col Milan, Allegri distrutto dalla critica: “Parla peggio di come allena”
Il terreno di gioco ha reso tutto più difficile. Negli ultimi venti metri c'è ancora un po' di precipitazione. Nella Juventus di adesso c'è un Locatelli in più e un Cristiano Ronaldo in meno. Il pareggio a San Siro contro il Milan (0-0) è un ottimo risultato perché così il ‘diavolo' resta "solo" a +7. Le capriole dialettiche di Massimiliano Allegri a corredo del big match dell'ultimo turno di campionato spiegano bene qual è il momento che sta attraversando la squadra: sgomita per agganciare il quarto posto, vive alla giornata e attende passi falsi delle dirette concorrenti, non è padrona del proprio destino.
Non le basta vincere, in qualunque modo e con molto mestiere, aggrappata all'unica certezza che ha ancora: la grinta di un giovane/vecchio come Giorgio Chiellini che a 37 anni suonati resta un punto di riferimento e un baluardo. Il resto? Vediamo a febbraio come siamo messi e che succede. Una Juve che naviga a vista come una provinciale qualsiasi dà l'esatta misura di quale sia la crisi dei bianconeri dopo un decennio di fuoco e fiamme in Serie A senza sfondare in Europa.
Disarmante davvero. Un dato in particolare è un nervo scoperto. Una ferita che ha ripreso a sanguinare. Zero tiri in porta. La Juve non è mai stata pericolosa al cospetto di un avversario che ha addirittura perso il suo uomo più insidioso (Ibrahimovic, fuori per infortunio al 25° minuto). "Saranno stati bravi anche i difensori del Milan – ha ammesso Marco Tardelli nell'intervento alla Domenica Sportiva – ma non tirare in porta per novanta minuti è veramente drammatico. A parte il portiere, non c'è stato un giocatore sufficiente". Analisi impietosa e molto severa.
Non si è trattato di un incidente di percorso, ai bianconeri era capitato anche in altre occasioni di trovarsi dinanzi a una statistica del genere: a ottobre scorso, in occasione del derby con il Torino e con il Sassuolo, zero erano state le conclusioni effettuate nel primo tempo; un mese più tardi (a fine novembre) erano stati appena 2 i tiri nella sfida contro l'Atalanta. E lo zero spaccato con il Milan mette i brividi. Lele Adani distrugge la versione di Allegri nell'intervento a Radio Deejay: "Peggio come parla rispetto a come allena – le parole dell'opinionista mai tenero nei confronti dell'allenatore -. Credo che Allegri, per quanto costruito, merita dei crediti e della fiducia, anche del tempo. Con zero tiri in porta non si può dire che la Juve abbia fatto una buona partita".