Zeman stronca Cassano: “Si ricorderanno di lui al massimo a Bari”
"Totti fra vent'anni sarà dimenticato come De Rossi". L'attacco diretto, a testa bassa, senza peli sulla lingua, la "cassanata" sparata dall'ex calciatore pugliese ha fatto discutere. Cosa può averlo mai spinto a dire cose del genere sull'ex capitano giallorosso, campione del mondo? Il personaggio tratteggiato nella serie Speravo de mori' prima dedicata all'ex Dieci proprio non è andato giù a FantAntonio che in quella figura un po' troppo invadente e scapestrata proprio non si riconosce. Non ha mai nascosto i propri difetti, ha più volte ammesso che gli hanno fatto da zavorra a una carriera che gli ha regalato opportunità importanti (il trasferimento al Real Madrid) ma quella pellicola lo ha lasciato senza parole.
Anzi, in testa e dentro di sé ne ronzano parecchie… quelle tracimate nel collegamento con la Bobo Tv sono forse la punta dell'iceberg: ha difeso Spalletti – fischiato all'Olimpico nella gara tra giallorossi e Napoli – e attaccato il ‘pupone'. Parole come pietre che un po' hanno smosso le acque e un po' hanno provocato la reazione piccata di alcuni protagonisti del mondo del calcio. Tra questi il tecnico boemo, Zdenek Zeman: per lui Totti è sempre stato (e resterà anche se ha smesso) un calciatore di classe mondiale, un talento innato, un campione.
Ecco perché la replica alle affermazioni di Cassano è tranciante. La pronuncia, prende una boccata dalla sigaretta e poi gli fuma addosso. "Cassano si sbaglia – ha ammesso a Rai Radio 1 l'attuale allenatore del Foggia -. Totti resta il simbolo della Roma e si è visto anche domenica scorsa, quando gli hanno dedicato molti cori". Non è finita. Il boemo non lascia passare sotto traccia la cosa. E una "bestemmia" del genere va lavata con altrettanta severità di giudizio. Un'impudenza del genere è quasi un sacrilegio per l'effetto che fa sui tifosi giallorossi della Capitale e sul boemo. Per lui Totti è tutto e contrattacca: "Di Cassano ci si ricorderà tra 20 anni? Sì… forse a Bari".