Zdenek Zeman ricoverato per un’ischemia: quali sono le condizioni dell’allenatore dopo il malore
Zdenek Zeman è di nuovo ricoverato. Il tecnico boemo, oggi 77enne, si trovava a Roma quando ha avvertito il malore: è stato trasportato d'urgenza in auto alla clinica "Pierangeli" di Pescara per essere sottoposto a controlli a causa di una lieve forma di ischemia cerebrale con deficit di movimento della parte destra del corpo. Come sta, quali sono le sue condizioni e l'evoluzione del quadro clinico sono le informazioni più attese del bollettino medico: al momento è stabile, non è in pericolo di vita.
È l'ennesimo ricovero di Zeman dopo quelli di dicembre e febbraio
L'allenatore che a Foggia, per il suo gioco, aveva inaugurato il ciclo di Zemanlandia, ha dovuto ricorrere ancora una volta alle cure: gli era successo a febbraio scorso, quando fu costretto a lasciare la panchina del Pescara per problemi di salute e venne operato dall'equipe del professor Stefano Guarracini.
L'intervento venne deciso in seguito a un altro attacco ischemico che lo aveva colpito a dicembre 2023. Da quel malessere s'era ripreso quasi subito, nonostante l'applicazione di 4 bypass coronarici e un'angioplastica con stent alla carotide: sorprese tutto l'ambiente sia per i tempi di recupero sia per la tenacia mostrata per tornare alla guida della squadra.
Diceva di essere pronto a tornare in campo a settembre ma non poté fare altro che adeguarsi al buonsenso di non fare sciocchezze e ai suggerimenti degli specialisti che lo avevano in cura. Forte nello spirito, quello di sempre, Zeman si arrese all'evidenza della condizioni fisiche precarie (a fine febbraio si recò di nuovo nella struttura sanitaria) che lo indussero a un maggiore riguardo per la propria salute e a più miti consigli. "Sto bene ma non sono ancora io", la confessione fatta a poche settimane dall'intervento.
Dieta e rinuncia parziale alle sigarette: la promessa fatta ai medici
Sessanta sigarette al giorno, tante ne era arrivato a consumare Zeman, iconico per la nuvola di fumo che portava con sé in panchina. Dopo l'operazione fece una promessa al professor Guarracini che si occupò di lui. Quale? Fumarne solo "quattro al giorno", limitarsi nel bere caffè ("non più di 2 al massimo 3" e non circa una decina) e tenere un regime alimentare sostenibile, mangiando in maniera più regolare, consona ed evitando eccessivi condimenti.